Nohorizon
Skydancers
(Cd, My Kingdom Music)
power metal, progressive metal
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Decisamente un ottimo connubio, tutto italiano, tra Stratovarius, Dream Theater e Iron Maiden, ovvero tra power e progressive, aggiungendo qualche venatura di risonanze nordiche. Si chiamano Nhrizon e Skydancers è la loro ultima fatica.
Tutto ciò è possibile grazie all’uso bilanciato di ogni suono, ottenuto con una presenza costante di tastiere, riff melodici, ma non per questo poco potenti, di chitarra ed infine, con una voce dolce ma anche graffiante ed incisiva; in assoluto, è la versatilità di questa voce a colpire particolarmente, dal momento che ha la capacità di passare, nell’intervallo tra una traccia e l’altra, dai picchi acuti, tipici del power, alla dolcezza melodica del symphonic metal norvegese, fino ad arrivare alla decisione gentile e pacata, tipicamente prog.
A questa voce molto versatile, altrettanto riccamente e versatilmente, si adeguano di conseguenza anche gli stumenti: i riff di chitarra si muovono agilmente in diversi terreni musicali: decisi ed incisivi nei momenti prog, sostenuti da una tastiera che fa loro da controcanto, con melodie che entrano subito nella testa; giocando con la voce e competendo con i suoi virtuosismi nelle parti prettamente power, ed, infine, smorzati, lasciando più spazio alla tastiera, che si muove, agile e impetuosa nello stesso tempo.
Questo disco, il secondo della band toscana, ha sonorità adattissime ad esprimere pienamente quello che è il filo conduttore tematico dell’intero lavoro, ovvero il sogno della mente umana, che può avvenire in tantissimi contesti, ma che solo i “ballerini del cielo” risciranno a compiere nella sua pienezza e completezza, lasciando ampio spazio, in esso, alla fantasia, al viaggio fisico e mentale e ad ogni componente fisico/psico sensoriale; il sogno può realizzarsi in tanti contesti, da quello della vita di tutti i giorni, nella propria camera, a quello onirico, fino a quello della dimensione del pensiero e della memoria.
Tutto sommato, nonostante i rimandi ad altre band più conosciute siano molto presenti, il disco riesce a mantenere molto bene la propria originalità e personalità, senza scadere nel banale o nell’emulazione.
E’ davvero un album da ascoltare, in grado di comunicarci tutte le emozioni che, con musica e testo, ha infatti lo scopo di evocare.
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