My Chemical Romance
Milano, Palasharp, 7 marzo 2011
live report
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Li avevamo lasciati nel 2007 sulla scia del grande successo di The Black Parade e da allora nessuno ha più potuto far finta di niente. O li odiavi o li amavi. In entrambi i casi però era impossibile ignorare il fenomeno My Chemical Romance.
Danger Days: The True Lives of the Fabulous Killjoys è il nuovo capitolo della saga targata MCR. A parte il titolo, decisamente più lungo del precedente, la prima cosa che salta all’occhio se provate a guardare il video del primo singolo Na Na Na sono i colori! Stavolta infatti la scala cromatica della band è di gran lunga più ampia rispetto al total black dei tempi di The Black Parade. Quello che resta immutato però è la capacità di Gerard Way e soci di reinventarsi ogni volta in un modo unico e brillante. Appese al chiodo le scure uniformi da parata i nostri si presentano con un nuovo concept e nuovi alter ego, i fumettistici Killjoys, armati di pistole laser e provenienti da un futuro non troppo lontano.
L’appuntamento con i My Chemical Romance è al World Contamination Tour che fa tappa al Palasharp di Milano il 7 marzo.
Devo dire che il palazzetto ha visto serate migliori, erano parecchi infatti i posti rimasti liberi in tribuna, mentre il parterre era pieno solo per metà.
Dopo circa un’ora di attesa entrano in scena i supporters LostAlone, band di Derby assolutamente da vedere. Per me è stata la seconda volta, dopo aver assistito a un loro live sempre a Milano nel 2008 che mi aveva lasciata entusiasta. Suonano per circa quaranta minuti ma il pubblico è davvero freddo, sicuramente perchè a conoscerli erano in pochissimi.
Finito il loro set l’atmosfera inizia a scaldarsi soprattutto tra le prime file. Ammetto che guardandomi un po’ intorno ho visto meno “teste rosse” di quelle che mi sarei aspettata!
La “contaminazione” ha inizio verso le 21.30. I My Chemical Romance salgono sul palco al grido di “Killjoys make some noise” e si parte subito in quarta con il Na Na Na! La scenografia è piuttosto scarna, ridotta a qualche led di background. Il tutto però viene compensato dalla grande presenza scenica di Gerard Way, che tiene il palco in modo impeccabile, ha carisma e fascino da vendere.
Peccato che nonostante la band ce l’abbia messa tutta il pubblico sia stato piuttosto tiepido durante lo spettacolo.
Molti sono stati i brani dell’ultimo Danger Days, tra i più graditi Sing, Planetary (GO!), Destroya, Bulletproof Heart, anche se i pezzi dove si avvertiva di più il calore e il trasporto della gente sono stati quelli di The Black Parade, ormai diventati dei veri e propri inni per i fans. House Of Wolves e Mama travolgenti, grandissimi cori su Teenagers, Famous Last Words e Welcome To The Black Parade. Non sono mancati però anche i vecchi cavalli di battaglia, uno su tutti Helena. Altro momento molto intenso arriva verso la fine del concerto: il palco buio, al centro solo Gerard illuminato da un riflettore e le note del piano che lo accompagnano mentre intona la struggente Cancer.
Tra un pezzo e l’altro il frontman scambia qualche parola con il pubblico, gettonatissimi sono stati i “graziA” che ha dispensato durante tutta la serata. E’ difficile togliergli gli occhi di dosso mentre si esibisce: non ha solo una voce pazzesca in diversi registri, c’è qualcosa di più, una teatralità e un modo di interpretare i testi che definire accattivanti sarebbe riduttivo. Per non parlare poi delle pose e degli ammiccamenti davvero irresistibili!
Non dimentichiamoci poi del resto del gruppo: Ray stupisce come sempre con grandi assolo, Mickey e Frank al solito molto carichi e un bravo anche al batterista che sostituisce in tour l’ex membro dei MCR Bob Bryar (uscito dalla band l’anno scorso) e al tastierista artefice anche degli effetti sonori.
Insomma la band ha regalato davvero un bello spettacolo e doveva essere ripagata con la stessa energia. Invece il feedback del pubblico non dev’essere stato dei più gratificanti, poca gente e moscia! Comunque stando alle parole di Gerard dovrebbero ritornare a breve per un festival, una bella occasione quindi per risentirli live e dimostrargli un po’ più di entusiasmo. Se lo meritano.
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