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Muse: recensione concerto a St. James’s Park, Londra – Première di World War Z (02/06/2013)

Breve showcase della band inglese per la première mondiale dell’ultimo film di Brad Pitt, che contiene alcuni estratti dal loro ultimo album in studio, in una cornice spettacolare a due passi dalla dimora della Royal Family

Muse

Horse Guards Parade, St. James’s Park (Londra), 02 giugno 2013

live report

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Lo scorso week-end Londra è stata testimone di una serie di eventi e manifestazioni importanti, non ultima la première mondiale di World War Z, nuovo film di Brad Pitt all’insegna degli zombie e dell’estinzione della razza umana. Davanti al cinema Empire di Leicester Square domenica hanno sfilato la coppia d’oro del gossip Jolie-Pitt, oltre al regista e al resto del cast, ma anche – notizia succulenta per gli appassionati di musica – i Muse, che hanno prestato alcune tracce di The 2nd law alla colonna sonora del disaster movie di Marc Foster.

Dopo la première i Muse sono stati i mattatori di un breve showcase alla Horse Guards Parade a St. James’s Park. Una cornice davvero prestigiosa e d’effetto per un concerto gratuito che ha visto la partecipazione di circa 15.000 persone, cominciato verso le 21.30 ora locale sulle note di Isolated system, mentre sui maxi schemi ai lati del palco venivano proiettate le immagini del film. Bellamy e soci salgono sul palco avvolti dalle fiamme per una Supremacy davvero esplosiva: sin dalle prime note è chiaro che sono in gran forma e che vogliono dimostrarlo soprattutto a quella madrepatria che troppo spesso tende a snobbare i propri figlioli prodighi.

La scaletta alterna grandi classici a nuove uscite: Supermassive black hole, Follow me, durante la quale Bellamy e Wolstenholme si spingono lungo la passerella a forma di Z che serpeggia in mezzo al pubblico. E ancora Starlight, Madness, Uprising: impossibile restare seduti, anche se il pubblico britannico è decisamente più composto di noi italiani. Knights of Cydonia chiude un set breve, come preannunciato (una cinquantina di minuti circa), ma potente, suonato con la consueta dose di genio e sregolatezza alla quale la band inglese ci ha abituati negli anni. Per me, un gustoso aperitivo per la data torinese (due in realtà, più una terza a Roma) che si avvicina a grandi passi.

Per non lasciare il pubblico con l’amaro in bocca, il terzetto di Teignmouth torna on stage per regalarci ancora un pezzo, uno di quelli che sai già l’effetto che avrà sul pubblico: Time is running out, ottimo trait d’union con il suddetto film, dove la corsa contro il tempo per salvare quanti più esseri umani possibile è d’obbligo. I Muse salutano Londra, noi diamo loro l’arrivederci a presto in terra nostrana.

 

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Simona Fusetta
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