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Munch Munch: Double Visions

Mischiano elettronica e intrecci percussivi, strumenti elettrici e diavolerie digitali. Libertà totale, deve essere stata questa la parola d'ordine dei Munch Munch per comp0rre questo Double Visions

Munch Munch

Double Vision

(Cd, Upset The Rhythm)

indie, rock, electro, altenative, experimental pop

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munch-munch-double-visionIn quattro anni i Munch Munch, da Bristol, ne hanno macinato di chilometri, suonando ovunque capitasse, in qualsiasi situazione, arrivando a cambiare e finalmente definire il loro sound e la loro proposta musicale, messa a fuoco nel loro debutto, questo Double Visions.

E di visioni musicali, invece, i Munch Munch devono averne ben più di due.

Non catalogabile in nessuna “scena”, sono degli spiriti liberi che si muovono, a voler forzatamente tracciare delle coordinate usando altri gruppi, tra Klaxons (Wedding) e Animal Collective, mischiano elettronica e intrecci percussivi, strumenti elettrici e diavolerie digitali.

Libertà totale, deve essere stata questa la parola d’ordine dei Munch Munch per comporre questo Double Visions.

I testi sono volutamente ambigui, sempre. Le musiche continuamente spiazzanti, all’interno di una stessa canzone (Night Corner, giusto per fare un esempio), tra una canzone e l’altra.

Double Visions annovera influenze techno ed indietroniche, psichedeliche e squisitamente electro. Non si perde in alcun tipo di virtuosismo, ma si inerpica su qualsiasi terreno musicale, anche il più impervio, che possa dare libero sfogo alla strabordante creatività dei Munch Munch.

A un ascolto distratto lascia indifferenti o perplessi. Dopo ripetute e attente sessioni ad alto volume, in cuffia o dalle (generose) casse dello stereo si manifesta come una delle più belle sorprese di questo finire di anno.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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