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Michel Anoia: recensione CD omonimo

Michel Anoia è il nome di un trio abbinato ad un duo di illustratori. In trenta minuti di caos si esprime la loro poetica eccessiva, fatta di suoni e immagini psichedeliche. Chi ha nostalgia degli anni ’70?

Michel Anoia

st

(Autoproduzione)

brutal noise

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Michel AnoiaI Michel Anoia sono un classico trio chitarra-basso-batteria proveniente da Lione. Il progetto che rappresentano si è formato nel 2012 e prevede la partecipazione sinergica di due illustratori.

Se l’LP arriva etichettato con un generico brutal noise, ascoltandolo si trovano svariate declinazioni di musica estrema, dove stop&go e pezzi sincopati si alternano a momenti totalmente sludge. Il tutto intervallato da grida e motti singhiozzati.

Ma se i ragazzi dichiarano apertamente di volerci spingere al vomito, questo obiettivo è del tutto mancato. I quasi 30 minuti filati di registrazione non sconvolgono l’orecchio. Forse alla lunga lo assopiscono,  ma non ne usciamo certamente sconvolti.

Visto che il progetto è strettamente legato alle immagini realizzate, ho voluto vedere se il caos si ricomponeva in un filo logico, per quanto astratto. Questo non si è verificato, per quanto le illustrazioni siano sicuramente belle e catturino l’attenzione (i Michel Anoia si esibiscono nascosti dietro la proiezione del video).

Questi ragazzi hanno voglia di suonare più di ogni altra cosa, è indubbio. Anche il prezzo dell’opera è lasciato al buon cuore dei fan e allegato viene dato un poster creato dagli illustratori – per la sola versione audio c’è il download gratuito.

La sperimentazione forzatamente illogica degli anni ’70 ha avuto un senso nel suo contesto, ma è come liberarsi di una persona ingombrante ed eccessiva: non si ha alcuna intenzione di rintrodurla nella propria vita. Inoltre penso che se il DIY sia encomiabile e utile per avviare un progetto, abbia anche la pecca di lasciare tutto ad un livello giocoso. Mentre credo che ormai sia chiaro che la musica abbia bisogno di essere strutturata come una vera professione che genera reddito.

 

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Dafne Perticarini
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