Methodica
The silence of wisdom
(VREC)
progressive metal
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Ogni volta che capita ci si stupisce, ogni volta si prende atto e ci si rallegra di quanto prog metal ancora (in questi tempi nerdy e avulsi) sia vivo, vegeto e in circolazione tonica.
Lo spunto per questa corta disquisizione ce lo da la voce e la personalità del nuovo disco The silence of wisdom dei veronesi Methodica, formazione emblema di questo suono “avanzato”, otto brani più una rivisitazione di Firth of firth dei Genesis di solenni roots progressive metallizzate, una tiratura dolceamara e melodica Only blue che scampa tra lampi e deflagrazioni distorte The Lord of empty spaces, fino a planare maestosa sullo stereo come una notte di libidinose convulsioni.
Atmosfere violacee, tocco fluido e schizzato, vibrazioni AINC The angel lies dying, Tool, A Perfect Circle, tempi e controtempi, epicità e quant’altro ti proietti in una altra dimensione d’ascolto fanno bagaglio e tara per una formazione ipnotica e lucida, un marchio sonoro molto particolare che non si nasconde dietro preriscaldate misture d’effetto, piuttosto un puro “completismo” estetico che nella compostezza dei suoni, ritmi e velature, mette molto di suo, molto della propria estatica e tormentata maledizione melodica.
Tutto, in questo disco, esalta anima e corpo, ma se si vuole andare molto più in su, oltre i landscape dell’immaginazione basta puntare sulla traiettoria Seventies lisergica di Ukiyo-E e goodbye gravity!
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