M.E.I. Meeting delle Etichette Indipendenti
Faenza, 28 – 30 novembre 2008
Si è appena conclusa la dodicesima edizione del M.E.I. , che, nonostante le critiche e le perplessità, si è rivelato ancora una volta come l’unico evento in Italia in cui tutte le etichette e gli addetti ai lavori possono confrontarsi tra di loro, con la possibilità di avere un’idea globale della situazione della discografia indipendente italiana.
Come di consueto, il M.E.I. si è svolto a Faenza tra il Teatro Masini, il Palazzo delle Esposizioni e il centro fieristico, dove tra padiglioni e sale stampa, si sono tenuti decine di incontri e di concerti di artisti emergenti.
L’impressione generale, purtroppo, è che si sia voluta mettere troppa carne al fuoco (troppi premi, troppi concerti, troppe iniziative) senza curare in modo coerente l’organizzazione, senza dare un programma chiaro e non valorizzando in modo adeguato gli eventi.
Eppure in questa edizione del M.E.I. di nomi interessanti, che avrebbero meritato sicuramente una grande attenzione, ce ne sono stati molti.
Sabato mattina, al Palazzo delle Esposizioni, si è esibito Alessandro Grazian, artista dalla grande sensibilità la cui musica affonda a piene mani nel cantautorato sbiadito e malinconico di Sergio Endrigo e Umberto Bindi. La performance di Grazian è stata essenziale, costruita solo su voce, chitarra e violino, ma di una intensità commovente. Purtroppo l’orario mattutino non ha aiutato il cantautore padovano, e il suo concerto non ha certamente avuto l’attenzione che si meritava, essendo stato seguito da poche persone.
Al centro fieristico c’è stata la performance di The John Fear, gruppo hard rock di energia pura, che si porta nel sound i Queens of The Stonage, con un riff pressante alla base di ogni brano su cui viene martellata la melodia.
A seguire Son, songwriter dall’animo rock, indulgente al pop e al country, con una buona presenza scenica e un look decisamente anglofilo.
In serata si sono esibiti anche i Super Elastic Bubble Plastic, che dal vivo sono ancora più energici e convincenti , con una forza rabbiosa che esce diretta da ogni accordo e da ogni nota.
Domenica tra tutti gli artisti che si sono esibiti i più sorprendenti sono stati i Serpenti, duo barese dedito a un’elettronica coinvolgente e allo stesso tempo di classe. La cantante, Clou, si è rivelata un animale da palcoscenico, rendendo l’esibizione adrenalinica.
Tutte queste esibizioni non sono state sponsorizzate in modo adeguato e si sono un po’ perse nel caos generale che regna nella fiera.
Ciò non toglie che il M.E.I. rimanga un’importante manifestazione per la discografia, unica nel suo genere, che con una buona riorganizzazione può veramente diventare un evento fondamentale per il mondo musicale italiano.
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