Mariposa
Mariposa
(Cd, Trovarobato)
prog-pop d’autore
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Un album da ascoltare appesi a testa in giù, come la copertina dell’ultimo album di quegli stravaganti sperimentatori sonori chiamati Mariposa. I 7 artisti pubblicano un disco omonimo fatto di componimenti teatrali su ritmiche oniriche e singolari. Sconvolgente per chi si mette all’ascolto di un loro album per la prima volta.
Difficile spiegare cos’è un disco dei Mariposa a chi non ha mai ascoltato nulla di questo gruppo. I primi artisti che mi sono venuti in mente ascoltando brani come Zucca o Piero sono i Beatles di Sgt. Pepper e Max Gazzé. E nel brano che preferisco, Zia Vienna, indubbiamente lo spirito di Frank Zappa benedice i 4 minuti e 16 secondi di straordinario incanto.
A tratti intimista, il lavoro dei Mariposa è essenzialmente malandrino e spigliato, partorito sotto venature pop che ricordano le melodie surreali dei Beatles più ariosi. La mano di Enrico Gabrielli è onnipresente in questo lavoro impreziosito dalla sua verve compositiva. Le liriche folli e confidenziali sono piccole favolette raccontate con una musicalità commediante e leggera.
E’ come giocare a nascondino con la musica, con armonie piuttosto dirette e melodiche rispetto ai precedenti dischi, refrain soffici e scritti stralunati. Non mancano gli episodi strumentali a loro tanto cari come 81: guerra atomica, 84: confronto, rivoluzione, un ossessivo strumentale psichedelico e malinconico che già il titolo dice tutto.
Partecipa al disco anche il 70enne Daevid Allen dei Gong e Soft Machine. Senz’altro qualcosa di nuovo che proprio nuovo non è, dato che sono quasi 10 anni che la band è in giro. Un ascolto non ingombrante visto che non tutti i giorni capita di seguire canzoni di tale “umorismo creativo” che si sprigiona nel nuovo lavoro dei Mariposa.
Sito: www.naufragati.com
Myspace: myspace.com/mariposamusicagruppo
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