Luca Bassanese
La Società dello Spettacolo
(Cd, Buenaonda, 2008)
folk d’autore
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Il cantautore vicentino Luca Bassanese per il suo nuovo Cd è partito dal La Società dello Spettacolo del filosofo Guy Debord.
Niente paura.
Non ha fatto un disco noioso. Anzi, tutt’altro.
Bassanese ha diviso il suo album in capitoli, ognuno introdotto da un breve testo recitato. Le canzoni, invece, sono folk nell’accezione più ampia del termine. Balcani, Meridione e Settemtrione d’Italia, Penisola Iberica, Francia, Giamaica e altro ancora s’alterna negli episodi di questo ottimo disco, suonato da un’orchestra da strada di lusso, scritto con sapienza dallo stesso Bassanese che, dalla sua, ha la capacità di cantare secondo tre registri diversi: baritono, tenore e contralto.
Atmosfere variegate, sanissima ironia, virtuosismo canoro e musicale, alcuni ritornelli in grado di ficcarsi subito in testa, come quello di Santo Subito: un disco azzeccato dall’inizio alla fine.
Il problema di un disco come questo è che … è quasi troppo intelligente. La Società dello Spettacolo è un album che richiede un’attenzione a cui la maggiornaza del pubblico non è più abituata; anche dove potrebbe esserci un potenziale hit radiofonico … l’acuta osservazione delle cose in cui si cimenta Bassanese diventa una specie di boomerang. La società dello spettacolo, infatti, quella “vera” non quella del titolo del disco, non perdona l’intelligenza e l’ha trasformata praticamente in un delitto, rendendo in questo senso Luca Bassanese una canaglia e un criminale.
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