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Live Footage: Doyers

Doyers dei Live Footage è identificabile solamente come un viaggio di 70 minuti in un'altra dimensione sonora. Fra space, avanguardia jazz e trip hop. Un universo strumentale imperdibile

Live Footage

Doyers

(Cd, Autoproduzione)

avanguardia, post-rock, sperimentale

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Il progetto Live Footage nasce a Brooklyn dalle menti di Mike Thies e Topu Lyo, due eclettici musicisti amanti della sperimentazione a 360°.

Doyers è la perfetta colonna sonora per una giornata di relax estivo, un mix di sonorità d’avanguardia jazz, post-rock, beat elettronici in salsa hip hop.

Con Brooklyn Bridge e Foresight ha inizio questo viaggio sonoro che ricorda vagamente i lavori del primo DJ Shadow e anche di Moritz Von Oswald.

A seguire risulta molto affascinante come traccia Going Somewhere, brano in salsa Cafè del Mar che si lotta il titolo di punta di diamante dell’album con le vibrazioni trip hop di Ant Colony.

Più che un album da seguire track by track questo Doyers è però un lavoro da consumare tutto d’un fiato dalla prima all’ultima traccia, per riuscire ad entrare pienamente nel mood di Thies & Lyo.

Dopo qualche calo di tensione fra sonorità dub e space, spiccano gli archi di Korean Tea Shoppe.

Tracce di Orbital si svelano in New Breed  e 140 a.m. che lasciano spazio alla brevissima industrial Van Damme.

Chiusura maestosa con la suite Purgatory (The Storm Has Passed).

Questo lavoro dei Live Footage è un lavoro sperimentale destinato a restare nel tempo e a non disperdersi dopo qualche ascolto come il più delle volte succede in codesto ambito contemporaneo. Da ascoltare ripetutamente.

 

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Fabio Busi
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