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Lef: Mostri

Ecco finalmente il primo lavoro ad ampio minutaggio dei Lef. Un viaggio di 25 minuti tra melodie distorte esospese alla ricerca delle complicazioni dell'Io

Lef

Mostri

(Cd, Toast Records)

indie rock

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copertina_lef_pag01Mostri, come i mostri che si celano nel profondo dell’io e che si manifestano attraverso le chitarre distorte e i suoni cupi e spettrali delle sonorità dei Lef.

Si inizia con Sul Fondo, un insieme di suoni veloci, incalzanti e melodici, sonorità radiofoniche, quasi, se me lo permettete, da hit di classifica, sicuramente immediate e di impatto sull’ascoltatore,  una sorta di quiete prima della tempesta.

Si prosegue con Camere Oscure e con un climax inesorabile i toni si incupiscono, la batteria sembra scandire il conto alla rovescia verso la fine, le tastiere emettono suoni quasi spettrali e chi ascolta si trova di fronte alla più completa manifestazione dei tormenti dell’Io.

L’ineffabilità dell’amore, la ricerca del “bello”, l’innocenza perduta, questi sono solo alcuni dei temi presenti nei testi, resi aulici e imponenti dalla voce calda e profonda di Rod Guarino.

Un viaggio introspettivo, alla ricerca di ciò che eravamo e di ciò che abbiamo perso, in perfetto stile indie rock italiano, dove le chitarre elettriche sferragliano a dovere, la batteria pesta che è un piacere e il tutto s’amalgama alla grande con synth e tastiere.

Il progetto Lef nasce nel 1992 e attraverso un percorso di collaborazioni e singoli, i 5 ragazzi del cilento giungono finalmente al loro primo album proprio con questo Mostri.

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Simone Vitti
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