Giulio Nannini
Le canzoni dei Red Hot Chili Peppers – Commento e Traduzione dei Testi
(Libro, Editori Riuniti, collana Pensieri e Parole, pagine 256 – euro 14,00)
I Red Hot Chili Peppers sono risorti dalle proprie ceneri come l’Araba Fenice. Devastati da diatribe interne, squassati dagli abusi di stupefacenti, logorati dallo star system, all’apice del successo sono entrati in una pericolosa crisi creativa che li ha tenuti lontani dalle scene un bel po’, salvo poi riprendere saldamente le redini della testa delle classfiche con i recenti Californication e By The Way.
In attesa di guastarceli dal vivo nell’imminente tour, converrà darsi una ripassata anche ai loro testi, oltre che ai loro dischi. Scherzi a parte, la lettura delle liriche del quartetto californiano è essenziale per comprendere l’evoluzione stilistica di una band che è riuscita a trasformare la rabbia degli esordi in una solida introspezione, pur senza rinunciare alle scurrilità ed agli espliciti riferimenti sessuali che da sempre caratterizzano le loro irriverenti canzoni.
Il volume non riporta solo i testi in originale e tradotti in italiano, bensì li introduce nel contesto in cui sono nati, offrendo interessanti spunti interpretativi, spesso anche al di là di certe banalità che potrebbero suggerire ad un’analisi superficiale.
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