Lament Of Silence
Restart Your Mind
(Cd, My Kingdom Music)
death metal, crossover, nu-metal
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Per i metallari incalliti ed ultra esperti, soprattutto per gli amanti del power-metal iberico: il gruppo viene dalla Spagna e si chiama Lament Of Silence, che potrebbe evocare richiami agli Heroes Del Silencio; sia la somiglianza di nome sia la provenienza geografica potrebbero ingannare, quindi attenzione! Nel caso dei Lament Of Silence, stiamo parlando sì di un gruppo catalano, ma non di genere power metal, infatti la band dimostra una grande appartenenza al nu-metal, nelle liriche, nei cantati e nelle parti strumentali, ma con venature growl che riconducono al death metal.
Restart Your Mind è infatti definito dagli stessi Lament Of Silence come un album di death metal d’avanguardia, anche se, ad un primo e distratto ascolto, ha molto più del nu-metal; probabilmente acquista in melodia grazie alle discrete tastiere che fanno da sottofondo alla crudezza del growl e alle grezzezze chitarristiche (il richiamo al death metal probabilmente proviene da un’ispirazione ai buoni vecchi Amorphis).
Salta subito all’orecchio l’affinità delle sonorità dei Lament Of Silence con quelle dei Fear Factory di Transgression, soprattutto nell’imitazione, nei ritornelli melodici di Edu Screamer (sì, proprio lui, lo stesso che fa le parti growl!), di Burton Bell; questo per quanto riguarda le vocalità.
Per quanto riguarda le parti musicali, sarà un caso che il mixage di Restart Your Mind sia stato fatto nei Nott-in-Pill studios, gli stessi in cui hanno registrato i Bullet For My Valentine? Si notano infatti molte affinità sonore tra questi ultimi ed i Lament Of Silence, nei riff chitarristici aggressivi e quasi del tutto privi di assoli e nelle intricate parti di doppia cassa della batteria.
Le atmosfere di Restart Your Mind risuonano come battagliere, incazzate, di rottura del silenzio interiore in cui spesso la rassegnazione, la mancanza di reazione e di speranza e la depressione conducono l’essere umano.
Insomma, niente di nuovo, anche se l’album si fa ascoltare senza grossi problemi, soprattutto per chi è abituato a questo tipo di sonorità, ma, di certo, non spicca per originalità o spirito innovativo.
www.myspace.com/lamentofsilence
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