laBase
Antropoparco
(Collettivo artistico La Noia)
rock
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laBase è un trio e Antropoparco è il loro album di esordio. Arrivano dall’Abruzzo e chissà se l’essere originari della terra con uno dei parchi nazionali più grandi d’Italia sia stato d’ispirazione per la scelta del titolo. Certo sarebbe suggestivo immaginare l’Antropoparco il resto della regione, quello popolato da una specie non in via di estinzione e tra le più difficili, anzi la più difficile in assoluto, da studiare e capire.
Martellano duro nella maggior parte dei pezzi Mirko Lucidoni (chitarra e voce), Antonio Campanella (basso) e Francesco Amadio (batteria). Forse troppo. Il ritmo è sempre teso e le urla monocorde denunciano rabbiosamente le sperequazioni di una società oligarchica nella quale prevale la ricchezza –disprezzata- di pochi sfruttatori di poveri –nel senso letterale-diavoli.
Non lo so perché il ritmo si fa decisamente più trattenuto, contenuto in un arpeggio, nel primo singolo Primavera. E non lo so perché questi Green Day marsicani ci tengono che il loro nome sia scritto laBase, con la “l” minuscola e la ”B” maiuscola come iPhone, iPad, iPod. Nel comunicato stampa di presentazione dell’album c’è scritto che “nello spazio recintato di Antropoparco troviamo spazio per suggestioni, critiche e riflessioni amare sul mondo che ci attraversa”.
Ma è davvero il mondo che ci attraversa o siamo noi ad attraversare lui? A voi l’interpretazione. Io ho tentato di farlo all’inizio immaginando un grande spazio libero dall’identità capovolta, ma ho sbagliato. Non vorrei farlo ancora.
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