La Sindrome
L’Arena del Peccato
(Cd, Autoproduzione)
rock melodico
[starreview tpl=16]
_______________
Nemmeno due anni insieme e il trio milanese chitarra-basso-batteria della formazione rock melodica denominata La Sindrome ha deciso di pubblicare un gradevole album dal titolo L’Arena del Peccato. Seppur autoprodotto, la qualità sonora del disco è di due gradini superiore rispetto a produzioni più indipendenti che a volte riceviamo in redazione, segno dell’ottima produzione di Vincenzo Canini e Marco Barusso, già al lavoro con Lacuna Coil ed Elio e Le Storie Tese.
Certo il songwriting è un po’ troppo sciolto e scontato ma nel complesso il disco, prettamente armonioso appoggiato a sonorità a volte alternative, è carico di un’energia positiva e il tempo per maturare è a loro disposizione. Ispirati dalla voglia di mettersi in gioco, le composizioni risultano orecchiabili e amabili e le storie raccontate sono quelle dei ragazzi di tutti i giorni con la voglia di riscattarsi o di farsi trascinare via per un mutamento radicale.
Escludendo il brano Escape, il gruppo propone una decina di brani in italiano rispetto gli esordi anglofoni, caratterizzati da un sound diretto, pulito, con una chitarra elettrica preponderante e una voce di buon livello, che timidamente fa il verso a Renga in Portami Via e l’opener Risvegliami.
Una dietro l’altra emergono ballate romantiche come La Mia Vita Senza Me e Il Giorno In Più (con accennate rievocazioni nu metal) che si alternano a brani statici e rockeggianti come la title track L’Arena del Peccato e Indietro No. Gli arrangiamenti sono senza eccessive elanorazioni, ma almeno il trio ha qualche qualità in più su cui puntare, nonostante ci troviamo per ora di fronte ad un rock senza grosse pretese che potrà migliorare disco dopo disco. Bellina ed evocativa la foto di copertina.
Myspace: www.myspace.com/arenadelpeccato
Gli ultimi articoli di Luca Paisiello
- Malarima: Pesci Combattenti - December 13th, 2024
- Ozora: recensione di Litanie - November 26th, 2024
- Gli Yo Yo Mundi festeggiano i 35 anni di carriera - November 16th, 2024
- Zagreb: recensione di Terra Bruciata - November 9th, 2024
- Michael Kepler: recensione di Mask Of The White Ape - October 28th, 2024