La Crus
Mentre le Ombre s’Allungano
Milano, 2 luglio 2019, Teatro Elfo Puccini
live report
_____________
Quando una band, dopo alcuni anni, annuncia una reunion, i fan e gli estimatori, si mobilitano in attesa dell’uscita di un album e di conseguenza di un tour. Quando invece, la band annuncia il ritorno sulle scene per un tour di poche date e dichiara che non sarà una reunion, allora le cose cambiano e incuriosiscono. E’ il caso dei La Crus.
I La Crus sono un gruppo italiano formato da Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Malfatti e Alessandro Cremonesi, anche se quest’ultimo non ha mai partecipato alla “vita pubblica” della band, preferendo lavorare dietro le quinte come autore dei testi.
Nel 2019, sui social network inizia a girare la voce che i La Crus torneranno insieme per una serie di concerti dal titolo Mentre le Ombre si Allungano, ma si non tratta di una reunion, è solo voglia di tornare sui palchi per riproporre uno spettacolo musicale-teatrale che avevano già messo in scena vent’anni fa. Proprio come ci ha spiegato nella nostra recente intervista Mauro Ermanno Giovanardi.
Uno spettacolo dall’approccio artistico/avanguardista, uno spettacolo che ha fatto scuola, che ha aperto scenari nuovi e che ha spostato il percorso dei La Crus verso una forma scenica sempre più vicina q quella propriamente teatrale e multimediale.
Il 2 luglio c’è stata la prima serata al Teatro Elfo Puccini e noi ci siamo andati.
Il palco è scarno, da un lato c’è una poltrona, un tavolino, due stivali, un’armonica a bocca e una lampada, dall’altro una console con due giradischi, vari marchingegni elettronici e due chitarre, al centro uno schermo gigante.
Il primo ad entrare in scena è Cesare Malfatti accolto da un applauso fragoroso, si posiziona alla sua console e parte la musica. A un certo punto entra, quasi in sordina, quasi in punta di piedi, Mauro Ermanno Giovanardi e ammutolisce il pubblico con i suoi occhi che sembrano quasi dare il benvenuto a tutti.
Si comincia con una lettura di due brani dei La Crus e intanto sullo schermo partono le immagini dirette e montate dal regista Francesco Frongia. Il pubblico è stregato e vuole anche la canzoni e i La Crus iniziano il viaggio con Natale a Milano seguita senza sosta da Notti Bianche, La luce del neon dei baracchini.
Si prosegue con una lettura di Pasolini e poi ancora musica, in un continuo alternarsi di suoni, parole e immagini che si sposano alla perfezione con i vari momenti dello spettacolo.
Giovanardi si dimostra essere un grande performer, un artista che sa essere dolce, triste, tranquillo e pazzo allo stesso momento. Malfatti è un musicista a tutto tondo, un musicista con la emme maiuscola.
Interessanti l’alternarsi canzoni come Angela e in successione Buco di Pietra, due brani completamente diversi per stile e approccio ma messe vicino come solo i La Crus riescono a fare.
Quando parte Come Ogni Volta, il pubblico è rapito completamente, ma non è finito ancora, i La Crus continuano con i brani Nera Signora, Correre, Dentro me e continuano a proporre letture di Crocevia (il loro romanzo uscito per Mondadori, nda), di Pedro Salinas e di Gesualdo Bufalino per poi alla fine congedarsi con un brano del 1999, Sarà Domani, che nel suo testo sembra esserci una promessa fatta dal gruppo sul futuro: Se non è adesso, sarà domani/verrà a posarsi sulle tue mani/senza mentire, senza far male/se non è adesso, sarà domani/tu lascialo andare/lascialo andare.
Il pubblico applaude, batte i piedi sul pavimento, i La Crus ringraziano e approfittano del momento per chiamare sul palco Alex Cremonesi ben mimetizzato tra il pubblico, il regista Francesco Frongia e il trombettista Paolo Milanesi che tanto ha dato in una canzone come Il Vino che conclude la serata tra sorrisi compiaciuti, applausi e lacrime di commozione.
Gli ultimi articoli di Michele Larotonda
- Sibode DJ: recensione di Non Lo So - May 31st, 2021
- Frank Bramato: recensione di Non Essere - May 28th, 2021
- Federico Poggipollini: la recensione di Canzoni Rubate - May 27th, 2021
- Adriano Lanzi: la recensione di The Calling - April 21st, 2021
- Dieci: la recensione di Vitamine - April 7th, 2021