AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

La Classe Dirigente: recensione di Termini Per Una Resa

Dopo qualche traversia, i catanesi La Classe Dirigente hanno pubblicato Termini per Una Resa, un album molto “aristocratico” che deve essere ascoltato tanto prima di venire assimilato.

La Classe Dirigente

Termini Per Una Resa

(VREC)

indie

_____________

È molto particolare la storia della band catanese La Classe Dirigente. Il gruppo aveva all’attivo già due album, anche se con un nome diverso, ovvero Nadié, ed aveva intrapreso il classico percorso che avrebbe dovuto portare al suo terzo lavoro sotto la produzione artistica di Toni Carbone. La morte improvvisa dell’ex Denovo, avvenuta nel 2023, ha cambiato le carte in tavola. In primo luogo c’è stato questo cambio di nome della formazione che ora si chiama, appunto, La Classe Dirigente. Poi si è dovuti, chiaramente, cambiare guida produttiva e la scelta è ricaduta su un grande professionista come Roberto Vernetti che nel corso degli anni ha prodotto gente del calibro di Ustmamò, Casino Royale e Delta V.

In tutto questo turbinio di eventi si viene a collocare Termini Per una Resa, un album che è un giusto mix tra la tradizione cantautorale tipicamente italiana e il genere indie che tanto va di moda in questi ultimi anni.

Potremmo, dunque, parlare senza troppe remore di pop d’autore, in cui gli arrangiamenti orchestrali fanno il loro bel figurone come si può rilevare in alcuni brani intensi quali Francesco Ha Abbandonato o Il Tuo Mondo 20*20. I testi sono introspettivi, nella maggior parte dei casi, e la voce di Giovanni Scuderi ci riporta con l’immaginazione a quella di Moltheni, al secolo Umberto Maria Giardini.

Si viaggia, dunque, in un limbo di emozioni (Conosci Te Stesso) e di melodie raffinate che ritroviamo eseguite alla perfezione in tracce, anche di venatura rock, quale è sicuramente Di Lunedì.

Tutto questo significa trovarsi dinnanzi ad un album molto “aristocratico” che deve essere ascoltato tanto prima di venire assimilato. Lontano dalle rotazioni di radio e Tv, vicino al cuore e alle emozioni. Questo, in sintesi, potrebbe essere il messaggio che La Classe Dirigente vuole lanciare a chi ha l’intenzione di approcciarsi alla sua musica colta e libera da catena e vincoli di ogni sorta.

Gli ultimi articoli di Francesco Brunale

Condivi sui social network:
Francesco Brunale
Francesco Brunale
Articoli: 285