Kobayashi
s/t
(Cd, autoprodotto)
indie rock, noise
_______________
Potremmo descrivere l’esordio sulla lunga distanza dei toscani Kobayashi raccontando Tutti Gli Uomini Nascono: tre minuti di rumori introducono la languida canzone che conclude un album che afferma fieramente tutti i propri pregi e tutti i propri difetti. E che ci piace per questo.
Il trio di Carrara, infatti, si muove sempre in bilico su un gioco di contrasti fatto di melodie suadenti e imponenti muri sonori, testi pregnanti e mai banali, chitarre incendiarie e sintetizzatori eleganti.
Su tutto aleggia l’ombra lunga dei Marlene Kuntz prima maniera (nell’immediatezza di Quasi A Casa come nella più autorale Equilibrista), una spruzzata di Afterhours (nelle melodie di Lana e Gioia Inutile), qualche riferimento ai Rossofuoco di Giorgio Canali (negli intrecci strumentali di Crepa3 o Hai Visto L’Aurora).
Ma – dall’altra parte – non si può fare a meno di notare un songwriting sempre convincente, un’attenzione costante alle scelte sonore e arrangiative (come nel curioso esperimento per voce, batteria e doppio basso di Seconda Crepa), contaminazioni sorprendenti fra impianti squisitamente noise e reminiscenze hardcore (l’intelligente uso dello stop & go in Tubo), la complessiva varietà strutturale dei brani, l’amalgama squisitamente equilibrato fra i vari strumenti.
Un cammino, quello intrapreso dai Kobayashi, che con l’acquisizione di una maggiore maturità ed originalità potrà portare a risultati assai rosei. Da seguire attentamente.
Gli ultimi articoli di Vittorio Arena
- Come Le Foglie: Aliante - June 26th, 2010
- I Fasti: Ovatta - June 21st, 2010
- S.U.S.: Il Cavallo Di Troia - June 18th, 2010
- Low-Fi - June 9th, 2010
- Frames: Mosaik - May 20th, 2010