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Kenos: X-Torsion

I Kenos ad alta tensione ed ai confini dell'extreme con X-Torsion: quando il death metal sposa la musica colta

Kenos

X-Torsion

(Cd, My Kingdom Music)

symphonic death metal, trash metal

________________

Il progetto Kenos, dopo anni di gavetta e di esperienza da parte dei componenti, sembra essersi stabilizzato su un genere prevalentemente death (la voce scream-growl molto protagonista è un segnale evidente) e trash (nel prevalere di velocità, grezzezza, violenza ma anche di un po’ di stridente eleganza in chitarre e batteria).

Tuttavia in X-Torsion intervengono molti elementi aggiuntivi ad addolcire l’aggressività del sound tipicamente death metal; saranno probabilmente gli studi conservatoristici di alcuni membri dei Kenos che hanno portato momenti isolati di pacatezza , dolcezza e rilassatezza con notevoli riferimenti alla musica classica; nell’album sono infatti inseriti pezzi di notevole bravura, grazie all’impiego di strumenti non usuali, come violino e flauto traverso, utilizzati in un contesto più meditativo e riflessivo.

La musica, infatti, in X-Torsion, è dai Kenos filologicamente adattata all’argomento trattato dal testo di ogni singolo brano; non ci si aspetterebbe sempre questa attenzione da parte di un gruppo italiano che fa death metal. Viene addirittura lasciato spazio ad una voce femminile, volta ad evocare un’atmosfera onirica e meditativa, tra il sogno e l’incubo.

I numerosi assoli sono molto ben congegnati, con degli inserti presi addirittura dall’elettronica, grazie all’uso delle tastiere e di effetti particolari; e, nonostante il death, alla lunga, si dimostri un genere abbastanza monotono e ripetitivo, in questo caso i Kenos dimostrano inventiva e fantasia, alternando momenti profondamente trash e speed metal a momenti di dolce e melodica armonia classica.

Musicalmente molto buono, ma forse un po’ troppo accentuata, in alcuni momenti dell’album, il quasi onnipresente growl, che risulta un po’ stucchevole a chi non ama il genere, soprattutto dopo un ascolto prolungato, anche se in alcune occasioni, crea molto bene il contrasto ma anche la concatenazione con la musica.

www.myspace.com/kenosband

www.mykingdommusic.net

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Irene Ramponi
Irene Ramponi

Irene Ramponi nasce a Milano nel 1983. Si interessa a tutto ciò che è arte fin dalla tenera età.
Questa passione rimane nel tempo, e, dopo la maturità scientifica, la porta ad iscriversi al neonato corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali, indirizzo in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Milano. Consegue la laurea triennale nel 2006 con una tesi relativa ai Maestri Campionesi; Irene, infatti, è una delle poche ad avere una netta preferenza per la scultura rispetto alla pittura.
Continua i suoi studi sulla stessa linea, arrivando a laurearsi in Storia dell'Arte, corso specialistico presso l'Università Cattolica di Milano, nel 2009, con una tesi dal titolo: “Ricerche su Giovanni da Campione a Bergamo”.
Come si può notare dalle due tesi, Irene si interessa di argomenti poco battuti dalla Storia dell'Arte e poco conosciuti, se non nell'ambito degli studiosi più specializzati.
Ha collaborato con l'Associazione Amici dell'Arte di Castellanza (Va), tenendo conferenze sugli argomenti delle sue tesi e sui suoi studi presso la Villa Pomini, sempre a Castellanza.
Sta tuttora lavorando ad altre conferenze, in collaborazione con comuni del Varesotto e del Milanese, volte alla valorizzazione ed alla promozione dell'arte e del territorio locale.
E' amante del viaggio per la scoperta e la ricognizione di luoghi nuovi, e ama la musica, di cui si occupa con la collaborazione presso un'agenzia di organizzazione di eventi e concerti, ma anche praticandola in prima persona con lo studio del canto moderno e tramite alcuni progetti artistici.
Ama scrivere a tempo perso, soprattutto recensioni di critica a mostre e concerti, idealista disincantata, crede ancora nella forza dei sogni per la propria realizzazione personale.

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