Katia & Marielle Labèque
Erik Satie
(Cd, KML Recordings)
classica
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Non sparate sul pianista, fa del suo meglio, diceva Oscar Wilde. E sembrerebbe che mai come in questo momento i pianisti ce la stiano veramente mettendo tutta, al massimo delle loro possibilità. Dagli artisti nostrani, Giovanni Allevi e Ludovico Einaudi, passando per Stefano Bollani, fino a musicisti ormai diventati delle star internazionali come Lang Lang e Sakamoto, i pianisti tornano a far parlare di sé.
Il piano sta dimostrando di essere uno strumento ancora attuale e, soprattutto, versatile. Nel nutrito gruppo di pianisti contemporanei c’è chi si dedica al jazz, chi alla musica sperimentale, chi invece usa il pianoforte in pezzi rock, alla stregua di una chitarra. Ma c’è anche chi decide di reinterpretare la grande musica per pianoforte del passato. In particolare, il compositore francese Erik Satie è il pianista che negli ultimi anni è stato maggiormente rivalutato. La sua musica, infatti, caratterizzata da sprazzi di genio e punte di follia costantemente trattenuti da un’impostazione elegante e molto spesso semplice, è sorprendentemente moderna.
Tra i pianisti che si sono cimentati nel rilettura dei pezzi di Satie ci sono anche le sorelle francesi Katia e Marielle Labèque. Nel loro ultimo disco, che si chiama, appunto, Erik Satie, Katia e Marielle si alternano al pianoforte per interpretare le composizioni più famose del geniale musicista.
Le Labèque hanno uno due stili di esecuzione molto diversi ma complementari. Grazie al loro differente approccio al piano l’opera di Satie si colora di sfumature e di pulsioni a volte in contrasto tra di loro, restituendoci la complessità e la ricchezza del talento del compositore francese. Marielle ha un rapporto più viscerale con lo strumento, regalandoci così le coinvolgenti interpretazioni di Sports et Divertissements e di Véritables Préludes Flasques (Pour UnChien). Katia, invece, sfiora i tasti con un’eleganza eterea che ben si addice per l’esecuzione delle Gnossiennes, immergendole in un’atmosfera sospesa e impalpabile. Le due sorelle eseguono a quattro mani solo Trois Morceaux En Forme De Poire e Trois Petites Pièces Montées , con dei risultati commoventi.
L’intensità della musica di Erik Satie, unita alla precisione e al virtuosismo delle Labèque, raggiunge in questo disco punte di perfezione. A volte è proprio necessario girarci e guardare alla bellezza del passato, per capire meglio la bellezza del presente.
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