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Kampfar: Heimgang

Tornano sulle scene i vichinghi norvegesi dopo due anni di silenzio, e tornano alla loro maniera con il black-folk di questo Heimgang, nulla di nuovo al sole certo, ma qualcuno chiedeva forse il contrario?

Kampfar

Heimgang

(Cd, Napalm Records, 2008)

viking metal

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kampfar_heimgangNati in Norvegia nel 1994 i Kampfar sono senza ombra di dubbio uno dei gruppi di culto di una scena, quella propriamente definita “viking”, che ha avuto da sempre il merito di distinguere nell’ambito della musica estrema quella di qualità e quella scarsa.

In altre parole nel corso degli anni c’è stato chi ha seguito quello che era il vero culto del black metal (ovvero riscoperta delle proprie origini e tradizioni) e chi invece si era sempre e solo limitato a picchiare duro e a cavallo delle proprie stra-abusate tematiche anticristiane, cavalcare l’onda di un successo creato da altri.

Fanno parte sicuramente della prima categoria i Kampfar, ed anche per questo da sempre sono stati sottovalutati dal grande pubblico. Eppure i Kampfar rappresentano in tutto e per tutto quella che dovrebbe essere la vera essenza del genere.

Musica caratterizzata da una riuscitissima commistione di black e folk, senza per questo tentare di fare il verso alla pacchianità di Folkheart e compagnia varia ovvero atmosfere create solo dall’utilizzo dei “propri” strumenti (chitarre, basso e batteria) senza assoldare improbabili orchestre, senza aggiungere all’essenzialità della propria musica altri strumenti più classici, come amano fare in molti per poi definirsi innovativi…

E così [i]Heimgang[/i] si compone di dieci brani per 47 minuti complessivi di musica in cui la fanno da padrone lo screaming serratissimo del singer Dolk, unito ai freddi riffs dalle melodie tipicamente nordiche. Musica evocativa insomma, testi rigorosamente nella lingua madre norvegese, per una proposta che riuscirà ad attrarre anche chi non è particolarmente avvezzo a certe sonorità.

Sia chiaro che per i fans di vecchia data o più in generale per gli amanti del genere in sè, non troverete assolutamente nulla di nuovo ma non è certo questo il compito di questo tipo di musica… Decisamente un gran bel lavoro insomma, da parte di una band che ormai da tempo è una certezza.

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