J’accuse…!
Abbandono del tempo e delle forme
(Cd, Mellow Records, 2008)
prog rock, alternative
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Innanzi tutto complimenti per il coraggio: l’italiano non è certo una lingua che si addice a un genere musicale originale come quello suonato dai J’accuse…!…un po’ progressive alla King Crimson e un po’ punk psichedelico alla CCCP.
Sarebbe stato facile cedere alla tentazione di sparare qua e là qualche parola in inglese per salvare capra e cavoli..e invece il gruppo triestino si fa in quattro per trovare un punto comune tra la disarticolazione delle parti musicali e la forzata struttura delle frasi dei testi.
Il risultato lascia trasparire il grande impegno profuso, ma i margini di miglioramento nella composizione sono ancora notevoli: le immagini evocate offrono buoni spunti, anche se non riescono ancora ad esercitare quel fascino ipnotico che desta l’attenzione dell’ascoltatore distratto. Complica le cose la non ottima qualità della registrazione, rea di relegare la voce del cantante-chitarrista Sasha Colautti dietro a un muro sonoro abbastanza “sporco” e confuso.
Come da tradizione, le sei tracce che compongono l’album sono decisamente lunghe, ma la varietà nei ritmi e negli arrangiamenti – a volte cupi, a volte trascinanti – alleggerisce non poco il “peso” dei singoli brani, che non risultano mai noiosi o ripetitivi.
Un lavoro da apprezzare per la convinzione e l’impegno, che potrebbe essere il prodromo di una più decisa maturazione futura.
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