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Fresco fresco dall’unica data italiana al Covo Club di Bologna, Eoin, uno dei fratelli Loveless, in arte Drenge, ha scambiato alcune chiacchiere con noi.
RockShock: Ciao, quando ho sentito per la prima volta la vostra I Wanna Break You In Half al Radio Show di Zane Lowe sulla BBC, ho pensato: “Oh cavolo, gran sound, mi ricorda l’era grunge”. Siete fans delle grandi band di quell’epoca?
Eoin Loveless (Drenge): I Wanna Break You In Half è stata quasi ispirata dalla band di un mio amico, i Wet Nuns (Doom Blues) e dalle garage band del Nord America (Jay Reatard, etc.). Non mi classifico come un fan del grunge, ma i Nirvana sono una delle più grandi band mai esistite e sicuramente anch’io risento del loro influsso.
RS: Come definiresti la vostra musica?
EOIN: Penso che la nostra musica abbracci una grande varietà di musica rock, quindi ci definirei come una rock band. Non mi piace identificarci con tanti sottogeneri.
RS: Che tipo di musica ascoltate solitamente?
EOIN: Oggi ho ascoltato Girls, Laura Marling, The Cribs, Queens of the Stone Age, Real Estate, Deer Tick e Pussy Power.
RS: Penso a voi, Eagulls, Kagoule, ma anche agli americani Parquet Courts. E’ il ritorno del guitar-rock?
EOIN: Credo di sì, anche se sono riluttante a parlare di “ritorno al guitar rock”, perché per me è sempre stato lì. O meglio, non è mai sparito, sono solo i media musicali che lo stanno prendendo attualmente più sul serio.
RS: Conoscete qualche band italiana?
EOIN: C’era una band italiana di cui non ricordo però il nome che avevo sentito alla radio quando ero molto giovane. Inoltre ricordo di un sacco di band italiane che mi piacevano, che avevano fatto da open act ad artisti del calibro di Arctic Monkeys o Bloc Party e ricordo che quando avevo 14 anni andavo su myspace a cercare tutte queste band italiane, ma non ho presente adesso i nomi di nessuna.
RS: Voi vi siete formati da poco e avete già vinto un premio come “Best New Band” agli NME Award, cosa avete provato in quel momento?
EOIN: Credo che siamo stati solo molto molto fortunati. Non mi preoccupano i premi, ma continuo a pensare a come sarebbe restato a bocca aperta il sedicenne che ero se avesse saputo quanto saremmo arrivati lontani.
RS: E cosa avete provato quando l’estate scorsa vi siete esibiti ai favolosi festival di Reeding & Leeds?
EOIN: Abbiamo solo cercato di suonare meglio che potevamo. La nostra musica ha un ottimo seguito al Reading & Leeds Festival, non vedo l’ora di suonare lì anche quest’anno.
RS: Avete in programma nuove canzoni?
EOIN: Sì, ci sono quattro canzoni nuove nei nostri live e stiamo lavorando duramente per registrarle a breve.
RS: Grazie mille per la vostra disponibilità e la vostra musica.
EOIN: Grazie a voi. A presto.
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