YuYu
Mon Petit Garçon
(Cd, New Music/Ricordi, 2002)
dance, easy listening
7
Abbiamo raggiutno YuYu via email e abbiamo cercato di approfondire la conoscenza con una ragazza che ha fatto dell’impegno (sociale e personale) il suo stile di vita.
D. Non è un mistero per nessuno la tua “vita precedente” come assistente di volo. Come sei arrivata alla musica?
R. La musica è sempre stata una mia passione. Un giorno un mio amico mi ha detto che una casa discografica stava cercando una voce da hostess da mettere sul brano A coeur et encore, canzone da distribuire su un cd come invito per una festa. Ho mandato il provino ed è andata bene.
D. Negli ultimi anni, molte canzoni e molti artisti sono approdati al successo tramite la pubblicità. Pensi che sia in qualche modo limitativo arrivare al grande pubblico con qualcosa che non ha strettamente a che fare con la musica?
R. No assolutamente no. Tutti oramai capiscono la musica e hanno un senso qualitativo della musica. Sarei ipocrita se dicessi il contrario.
D. Leggendo i testi delle canzoni (che nel booklet sono anche tradotti dal francese all’italiano), l’album sembra quasi un concept sull’amore, i suoi misteri e il confine tra amore ed amicizia.
R. Si è un album che parla delle varie sfaccettature dell’amore. Parla di amori che finiscono, di amori non corrisposti, di delusioni, di colpi di fulmine. Sono comunque tutte esperienze che ho provato nella mia vita. Sono testi molto autobiografici.
D. Mon petit garçon nell’album è in 2 versioni, quella ormai nota a tutti e un’intensa unplugged registrata dal vivo. Come mai questa scelta? Stai anche preparando un live?
R. No per il momento non sto preparando un live, per questo ci vuole un po’ di tempo e al momento non ne ho!!! é comunque nei miei progetti futuri. Mi piace moltissimo la versione unplugged di Mon petit garçon, ogni volta che l’ascolto mi viene la pelle d’oca.
D. Sappiamo che hai anche avuto un’esperienza importante di solidarietà in Bolivia. In questo periodo sei impegnata su qualche altro progetto?
R. No al momento no. Inoltre non “credo” nel volontariato a distanza. Sicuramente ci saranno altre occasioni, ma darò sempre un aiuto di persona.
D. Conosci molte lingue, hai fatto l’assistente di volo, sei stata volantaria in America Latina, canti (e pure molto bene), scrivi i testi delle tue canzoni, sfili come modella. Cosa vuoi fare “da grande”?
R. Da bambina volevo fare l’hostess, quindi un sogno si è già realizzato. Per il futuro non so niente, vivo molto alla giornata, sono soggetta a colpi di testa. Non so neanche cosa farò domani!
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