Ilenia Volpe
Radical Chic un Cazzo
(Cd, Discodata Records- Venus distribuzione)
punk, indie
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Radical Chic un Cazzo: un nome una garanzia. Poche volte ho visto un titolo così azzeccato rispetto al contenuto dell’album che è duro ed arrabbiato, che fa sentire l’anima ribelle di Ilenia Volpe e tutta l’esperienza di Giorgio Canali che suona molte parti alla chitarra e al basso.
L’album d’esordio della cantautrice romana è ricco di distorsioni, con un suono forte ed energico che ricorda i vecchi gruppi grunge dell’inizio degli anni ’90 ma non manca un sentore di punk rock che rafforza la musica del cd.
Degna di nota è La mia professoressa di italiano che potrebbe essere l’emblema dell’album che non manca di canzoni più “soft”, più ragionate come Mondo indistruttibile, La croci finzione e Le nostre vergogne in cui la Volpe mette a nudo le proprie impressioni sulla società. Preghiera è invece la ballad che ormai sta diventando di moda da inserire negli album della nuova generazione rock, esperimento che solo la storia potrà esprimersi con un suo incontrovertibile parere.
Citando una canzone di CapaRezza, con cui Ilenia Volpe ha collaborato qualche anno fa, “Il secondo album è sempre il più difficile nella vita di un artista” ma se questi sono i preamboli non dovrebbero esserci troppi problemi…
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