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Il Mostro: recensione disco omonimo

Da Milano un trio di musicisti dall’anima funky blues soul mette su disco un loro piacevole passatempo. Ecco Il Mostro

Il Mostro

s/t

(PledgeMusic)

blues, funky, soul

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il-mostro-recensioneMilanesi nati da due anni, Il Mostro sono un trio che suona un onesto blues funky soul in lingua inglese, presentandosi con un album ben prodotto in maniera autonoma grazie ad una campagna di crowfunding attraverso PledgeMusic.

Undici canzoni che non hanno una narrazione legata l’una all’altra, ma intrecciate dal sentimento e dall’emozione, offrendo atmosfere nel disco in una dimensione folk, retrò, vintage, senza chiaramente le suggestioni legate al mondo indie, di cui loro non credo proprio facciano parte.

Il loro lavoro per quanto sia buono è di quelli che rimarranno confinati in piccoli circuiti da birreria e qualche festival locale, spero di sbagliarmi, perché sia chiaro, la band suona bene, esegue brani molto accattivanti e allegri, alcuni molto intensi come quella dove è protagonista un pianoforte in Anymore, o addirittura sanno pompare con buona distorsione in Ride The Wave, ma il tutto rievoca un repertorio già sentito. Tanto che quando ho sentito Here It Comes Again l’ho subito immaginata suonata, arrangiata e cantata da Richie Kotzen, molto legato al blues e al soul come loro e di cui ho divorato i suoi dischi, però Richie ha una gran voce e la chitarra la suona da Dio, senza nulla togliere al chitarrista de Il Mostro.

Se avessero osato provare a cantare questo disco in italiano sarebbe stato interessante, sembra infatti un esercizio di stile ben fatto, non posso metterlo in dubbio, ma non so quanto possa portare tirare, siamo onesti. Tuttavia sono 11 episodi che potrei dire senz’altro piacevoli, come trasportati in un bar di Las Vegas dove riposarsi tra un gettone e l’altro buttato su tavoli del casinò e abbandonarsi all’armonia di questi brani.

Chi vuole immergersi nelle atmosfere folk old time, battendo il piede su ballad blues o scuotendo la testa a tempo mentre la band suona soul o funky, concedendosi quel bicchierino alcolico da sorseggiare tra una canzone e l’altra, troverà sicuramente amabile il lavoro de Il Mostro.

 

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Luca Paisiello
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