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Il Maniscalco Maldestro: Ogni Cosa Al Suo Posto

Il Maniscalco Maldestro torna con Ogni Cosa Al Suo Posto, album energico molto interessante che conferma lo stato di buona salute della musica indipendente italiana

Il Maniscalco Maldestro

Ogni Cosa Al Suo Posto

(Cd, Maninalto!/Venus)

alternative rock

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Il Maniscalco Maldestro- Ogni Cosa Al Suo PostoPieno di collaborazioni interessanti, arriva il terzo album del progetto Il Maniscalco Maldestro.

Dopo una breve Intro strumentale … pardon, Ingresso, arrivano le sonorità graffianti di Tutto Muore, brano molto intrigante ma non quanto il seguente Urla Urla, meltin’ pot impreziosito dal rap di Xhulian Kuqja, un brano rabbioso e con interessanti riferimenti socio-politici.

Con Esco Di Meno facciamo un balzo nei primi anni ’90 nella scena crossover internazionale e su quella più contaminata dei Casino Royale.

Accendo La Tv rallenta il ritmo e si eleva ad uno dei brani migliori dell’intero lavoro sia per cura del testo che per arrangiamenti.

Richiede invece più ascolti per essere apprezzata a fondo la seguente Un Passo Avanti, più immediata Amore Sposami, indie pop in territorio Ex-Otago.

Con la strumentale Il Mondo Diviso si giunge al brano omonimo all’album: Ogni Cosa Al Suo Posto sembra un perfetto cocktail fra i primi Almamegretta e i Subsonica con la partecipazione di Gianluca Bartolo de Il Pan Del Diavolo.

In Questa Sera torna il rap di Kuqja, meno ispirato però che nel precedente.

Molto più interessante La Stoffa Del Campione, con ritmi quasi western; più confusa Colpi bassi.

Con la gradevole ballad in salsa mediterranea Vento Caldo ci si avvicina alla chiusura intitolata semplicemente Uscita… Chiude questo Ogni Cosa Al Suo Posto la versione vocale di Il Mondo E’ Diviso, in pieno stile Massimo Volume.

Questo nuovo album de Il Maniscalco Maldestro, accontenterà chi si vuole estraniare dai due filoni che sembrano dividere le band emergenti italiane, i nuovi cantautori e gli emuli-indie delle band inglesi; ha bisogno comunque di diversi ascolti prima di rapirvi completamente. Ne vale comunque la pena.

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Fabio Busi
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