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Il Favoloso Mondo di Amelie: Manuale della Redenzione

Un melodico rock decadente narra un viaggio verso la luna dei disagiati moderni alla ricerca di se stessi

Il Favoloso Mondo di Amelie

Manuale della Redenzione

(Cd, Autoproduzione)

slternative rock

[starreview tpl=16]

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Prendendo in prestito il nome dal film che ha portato al successo Audrey Tautou, Il Favoloso Mondo di Amelie, il trio di Prato attivo dal 2008 autoproduce il primo album anticipato dal singolo La mosca che sembra poco azzeccata come opener di un album di ben altra qualità. Il disco è composto da tredici brani in italiano di rock alternativo, tra cui una cover dei PFM, Impressioni di Settembre, intensa e di ispirazione marleniana di tutt’altro confronto.

I brani sono melodici e orecchiabili soprattutto nelle ballate brillanti e delicate come in Ovunque e Piove, e i pezzi più tirati continuano ad essere contaminati dalle armonie malinconiche che contraddistinguono questo lavoro, seppur sia propenderante l’uso di una chitarra noise in alcune canzoni, vedi L’altra metà, restituendo nel complesso un disco pieno di pathos e atmosfere adagiate su cullanti litanie elettriche.

Gianluca Di Stefano è autore dei testi e delle musiche e ci racconta il punto di vista dei disagiati in una società priva di valori, che costringe le persone a ritrovare se stessi inseguendo senza risultati i propri sogni, scontrandosi con un mondo superficiale.  Ecco allora che le musiche riflettono un ipotetico viaggio verso la luna rincorrendo una redenzione il cui esito sarà quello di accontentarsi di quel poco che si riesce a ottenere dalla vita.

A fine disco devo ammettere di essere rimasto piuttosto rapito da questo lavoro, quello che proprio non convince è la voce che si sente in questo album, acerba e atona in molti passaggi, guastando d’intensità dato che i brani sono fatti di introspezioni dense e musicalità alternative che per fortuna non scadono verso un rock pop immaturo. Gianluca riesce a modellare i brani con arie ipnotiche e  la profondità melodica è tutt’altro che banale, e i suoi due compagni alla sezione ritmica lo seguono senza distrazioni.

Le carenze del disco comunque sono il prezzo da pagare quando non si ha purtroppo il supporto che altri presunti talenti nostrani ottengono sfornando alla fine brani ordinari. I tre toscani sembra che abbiano solo da trovare al più presto un’etichetta che li appoggi. Quello che han fatto finora vale la pena di essere seguito da qualche addetto ai lavori decisamente competente.

I brani sono scaricabili dal sito ufficiale.

Sito web : ilfavolosomondodiamelie.it

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Luca Paisiello
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