AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

Il Club Dei Vedovi Neri: Dodici Storie Nere

Mettete insieme un polistrumentista marchigiano che vive a Bologna e un cantautore milanese. Aggiungete dodici storie di personaggi noir e criminali in musica sobramente folk. Condite il tutto con un nome curioso e ironico. Ed ecco Dodici Storie Nere

Il Club Dei Vedovi Neri

Dodici Storie Nere

(Cd, C.P.S.R. Produzioni)

folk, rock, pop

________________

il-club-dei-vedovi-neriSono criminali, sono omicidi, sono donne di malaffare, sono sofferenti, sono emozioni, sono sentimenti. Sono questi ed altri i protagonisti di Dodici Storie Nere, cd del duo bolognese-milanese de Il Club Dei Vedovi Neri, all’anagrafe Claudio Brizi e Francesco Casarini.

Dodici storie che si trasformano in dodici tracce in musica realizzate e registrate nel castello marchigiano di Piagnano e che hanno visto oltre al duo la collaborazione di Davide Barbatosta dei Nobraino alla tromba, Renato Raineri dei Bononia Sound Machine alla batteria, Paolo Carloni al piano e Giulia Matteucci ai cori.

È piacevole da subito questo disco, non suona come qualcosa di nuovo ma di sorprendentemente piacevole. Folk rock e cantautorato si fondono. Le influenze del folk rock impegnato in stile Gang o Modena City Ramblers dei tempi d’oro, e le liriche poetiche tipiche del cantautorato italiano come quello di De Andrè o Luigi Tenco si incontrano in queste canzoni oneste e modeste, ma molto ben realizzate e che appassionano al primo ascolto.

Dodici Storie Nere si inseriscono in un genere musicale, poco diffuso nella discografia nostrana della murder ballad. Storie urbane, storie di sesso e amore, noir criminali, raccontate con il linguaggio di un canta storie che narra le vicende in modo appassionato e mai volgare, sempre sobrio e intelligente.

Sono dodici canzoni, dodici ballate melodiche e spesso malinconiche, come la bella Letizia, apripista dell’album o la drammatica Il Giorno Di Una Rosa.

Un piacevole ascolto davvero, illuminati da una calda luce soffusa sorseggiando vin brulè mentre fuori nevica.

Gli ultimi articoli di Sara Lilli

Condivi sui social network:
Sara Lilli
Sara Lilli
Articoli: 34