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How To Destroy Angels: recensione disco omonimo

Come acque dalle superfici calme, costellate in profondità da gorghi elettrici: facile lasciarsi sommergere dalle oscure correnti sonore di How To Destroy Angels, la nuova creatura di Trent Reznor

How To Destroy Angels

How To Destroy Angels

(EP,  The Null Corporation)

elettronica, industrial, sperimentale

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how-to-destroy-angels-recensione-cdSembrano lontani i tempi in cui il giovane ed irrequieto Reznor disseminava i suoi parti artistici con i NIN di quell’autodistruzione che aveva il suono di un industrial stridente, tanto mordace da graffiare le orecchie. Eppure gli How To Destroy Angels sono lo stesso Trent, la moglie musicista e cantante Mariqueen Maandig e Atticus Ross, già precedentemente produttore e programmatore per gli ultimi quattro album firmati Nine Inch Nails.

Collaborazioni di vecchia data e nuove ispirazioni dunque: non a caso il tutto suona molto familiare ma, sarà per via dei raggiunti traguardi della maturità personale e artistica, le acque sembrano essersi apparentemente calmate. Tuttavia continua a soffiare a pelo d’acqua una brezza presaga, che lascia spazio ad atmosfere crepuscolari: aleggia un’alta tensione che si attutisce grazie alla voce vellutata di Mariqueen, rendendo l’insieme evocativo e di grande effetto.

Concentrata, essenziale, scarna di ogni fronzolo superfluo, la musica sembra disciogliersi in un tappeto di sonorità elettroniche d’impatto, allo stesso tempo rarefatte e nebbiose: non risulta difficile figurarsi mentalmente queste melodie come un paesaggio, un’immensa landa desolata a tratti quasi confortevole, un rifugio.

Non c’è alcun dubbio sul fatto che gli How To Destroy Angels, con questo primo esperimento dal titolo omonimo, sanno ciò fanno, in che direzione si muovono: qualsiasi siano le intenzioni dei componenti del gruppo, che si tratti quindi di un progetto duraturo o di una breve parentesi al di fuori dei NIN, una cosa è certa: alla base resta ben individuabile quello stesso nucleo, ma di pasta più tenera.

P.S.: l’Ep è al momento disponibile solo in formato digitale, scaricabile liberamente da , oppure sempre in file ad alta qualità per due dollari. Molto probabilmente ad estate inoltrata uscirà anche su supporto “fisico”, il più tradizionale Cd

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Delia Bevilacqua
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