Hot Chip
One Life Stand
(Cd, Parlophone)
alternative dance, pop
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Nascono nel 2000 i talentuosi Hot Chip di Alexis Taylor. Dopo due album passati pressoché inosservati e dopo aver remixato tutti o quasi gli artisti indipendenti più importanti della scena britannica e non, esce nel 2008 quel Made In The Dark che, grazie a singoli riempipista come Over And Over e Ready For The Floor giunge al 4° posto in terra di Albione e all’8° posto assoluto in Europa.
Esce ora su Parlophone il nuovo lavoro del gruppo inglese: One Life Stand resterà parecchio negli air play delle stazioni FM più danzerecce, soprattutto se arricchito da remix gustosi come accadde per lo scorso album.
Si scende in pista con Thieves In The Night e già ci si rende conto di quel che ci aspetta: dance molto easy con un tappeto di synth che resta impresso e che si vorrebbe non finisse mai. Hand Me Down Your Love continua con le atmosfere tipiche di Taylor e Goddard e ricorda molto le sonorità di Hercules And Love Affair.
I Feel Better è un brano ben strutturato e molto armonioso, anche se caratterizzato dall’utilizzo ormai inflazionato del vocoder che dopo Love Lockdown di Kanye West è presente in troppe, produzioni dance-pop.
Segue uno dei brani migliori dell’album: One Life Stand prossimamente diventerà molto probabilmente un brano killer in molti club. Sonorità robotiche che riportano alla mente, grazie all’utilizzo di un campione, White Horse di Grand Master Flash, brano anni ’80 che divenne una vera e propria dancefloor hit nel 2008 grazie alla versione di Laid Back .
Brothers si trova un po’ fuori contesto e meglio figurerebbe nell’ultima opera degli Editors piuttosto che in questa degli Hot Chip e lascia spazio ad un altro brano trascurabile: Slush, con sonorità in bilico fra il folk ed il chill out spiazza completamente ed interrompe il ritmo di un cd che stava prendendo il giusto tiro.
Con Alley Cats si resta in territorio Kings Of Convenience, anche se pare ci sia una ripresa di BPM. We Have Love sarà invece un altro dei brani che “spaccherà” i timpani su tutte le piste.
Cala di nuovo il ritmo nella proposta dell’ipnotica ed incantevole Keep Quiet. Chiusura in bellezza con il brano top di questo One Night Stand: la conclusiva Take It In, primo singolo tratto dall’album, è contraddistinta da un loop elettronico che perfora il cervello e non se ne vuole più andare.
Un cd con tanti ottimi brani che si gioca però una stelletta a causa del passaggio spiazzante e inappropriato dalla 5° alla 7° traccia.
http://www.hotchip.co.uk/
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