Godsplague
H8
(Cd, Stay Heavy Records, 2008)
metal, groove
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Le recensioni di album come H8 – terzo Lp dei finlandesi Godsplague – sono quelle più semplici da fare, poichè l’ascolto del disco ti aiuta a trovare i termini da utilizzare con estrema semplicità.
Undici brani parecchio incazzosi, trentasette minuti di musica che se da un lato scivolano via, dall’altro lasciano il loro marchio nei timpani dell’ascoltatore.
H8 è un album sostanzialmente metal, con la presenza – a volte anche solo velata o sfiorata – di alcuni sottogeneri, dal groove (richiami a Pantera e Machine Head) al nu (impronte di System of a Down).
Dal punto di vista tecnico – sinceramente – solo applausi per il quartetto finnico: il versatile vocalist Nico Hartonen si trova a suo agio sia col potente growl che con una più naturale voce melodica, la chitarra che sa disimpegnarsi tra riff statici ed ottimi assoli,la parte ritmica gagliardamente sincronica e sempre all’assalto.
H8 – in conclusione – è un album interessante, originale e pieno di spunti positivi, una prova di maturità superata dai Godsplague.
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