Godblesscomputers
Veleno
(Fresh Yo! / White Forest)
dub, elettronica, downbeat
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Il cosmo impalpabile quanto trasparente di Lorenzo Nada aka Godblesscomputers è un plotter di qualità trippy eccellente, e lo riconferma in questo suo nuovo lavoro, Veleno, sette tracce che si muovono con la stessa agilità del liquido, un insieme di sensazioni basculanti tra l’umano e chimicità poetica a tratti dub. Ed è un prova di forza leggiadra che funziona a dovere e sin dalle battute iniziali, lasciando all’ascoltatore la facoltà, le mille facoltà, di volare come crede, di tenere il piede sull’acceleratore oppure di lasciarsi galleggiare nel sintetico magnetico che inzuppa tutta la tracklist.
Disco dalle molte ritmicità, colori e calori, quel senso sospeso di field recordings meticci che trasportano idiomi, echi e profumi alla Thievery Corporation, un piccolo Buddha Bar dalle essenze e spezie orientali e tragitti cosmici, fattori che fanno lievitare immaginazioni e stati di benessere mentale, un disco praticamente che ti fa sentire altrove, fuori dalla gittata delle tue cose quotidiane, dai tuoi principali inceppi giornalieri; tutto viene fuso, sperimentato e lasciato agire in suoni che vibrano dentro e allargano visioni e diottrie tra chillout, etnicità, acid jazz soffiato ed elettronica soft fino a portarti dentro una fonetica lisergica di downbeat che ti rapisce come dentro un bosco e dal quale non sai più uscire, ma che poi forse nemmeno lo vuoi.
È un veleno ambito questo di Godblesscomputers, un veleno da bere in ogni istante del minuto, un modo in più per sentirsi liberi nella libertà che ancora ci è concessa. Buon volo!
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