Ginevra Di Marco
Donna Ginevra
(Cd, Materiali Sonori/Edel)
canzone d’autore
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Ci mancava Ginevra Di Marco. Ci mancava la sua voce, così calda e rassicurante. Ci mancava la sua presenza lieve. Ma soprattutto ci mancava la sua straordinaria capacità di dare corpo e spessore ad una sequenza di note, forma e sostanza a piccole, grandi storie da raccontare. Ed anche se avremmo preferito ritrovarla soprattutto in veste di autrice, alle prese con la tessitura sonora delle proprie (tenui) trame, l’ex anima femminile del Consorzio Suonatori Indipendenti si dimostra ancora una volta una delle migliori interpreti che la musica italiana oggi possa vantare.
In questo secondo capitolo del progetto “Stazioni Lunari”, continua l’esplorazione di quelle tradizioni musicali popolari colpevolmente dimenticate ai margini della Storia. Viaggiando nuovamente tra l’Italia e l’Europa, a parte una solitaria incursione in terra cubana (La Maza), la voce rivelatrice di Ginevra Di Marco ci propone in alterna cadenza canti albanesi dal sapore antico (Ali Pasha), brani toscani di fatica contadina (In Maremma), concitati canti d’amore bretoni (Au Bord De La Fontaine), originarie esplosioni di festa rom (Usti Usti Baba), fino ad arrivare ad una rielaborazione in salsa fiorentina di una composizione campana del XVI secolo (Le Figliole), uno degli episodi migliori dell’album insieme ad una crescente ed incalzante versione di Io Sì di Luigi Tenco e ad una spassosissima, ed amara, ninnananna senese (La Malcontenta).
Musicalmente sorretto, come sempre, dagli arrangiamenti essenziali e discreti di Francesco Magnelli, il vascello di Donna Ginevra scivola via sereno senza troppi imprevisti di sorta, navigando sottocosta alla ricerca di un approdo sicuro. Obiettivo sicuramente raggiunto ma, considerando anche il potenziale a disposizione, un pizzico di coraggio in più non avrebbe certamente guastato.
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