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Gianluca Grasso: Vortex

Il Vortex di Gianluca Grasso è la fuga alla metropoli, un viaggio tra influenze elettroniche, sofisticatezze jazz ed energia rock per andare verso la direzione del progressive

Gianluca Grasso

Vortex

(Cd, Videomusica)

jazz, elettronica, progressive

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gianluca-grazzo-recensione-vortexInizia come una specie di novello Jarre il nuovo lavoro di Gianluca Grasso. Ma è una falsa pista. Vortex è in primo luogo il trionfo della fantasia e della fusione di tutto ciò che si può fare col pianoforte e/o con le tastiere.

Gianluca Grasso con Vortex affronta il tema della fuga, da un punto di vista musicale in primis.

Fuggono via le sue tessiture elettroniche, fuggono verso sofisticatezze progressive i suoi arrangiamenti rock, fuggono verso il virtuosismo le sue incursioni nel jazz.

Le diverse sfaccettature di Vortex (jazz, elettronica, rock) hanno però una matrice comune, un’attitudine in grado di soddisfare probabilmente principalmente gli appassionati di progressive rock, più che gli altri. Le improvvisazioni di Grasso e le libertà che si prende di continuo, infatti, hanno a che fare con quest’ambito più che col jazz, invero protagonista di certe atmosfere di cui sono pervasi alcuni brani e, più in generale, dello stile con cui Gianluca “accarezza” o “colpisce” il suo pianoforte.

Gli appassionati di jazz non mancheranno di trovare in Vortex tracce di Chick Corea e di Billy Evans, ma anche tanto gusto per la classica di Chopin e Liszt.

La copertina del disco già suggerisce molto sul dove ci porterà l’ascolto di Vortex: ambienti e scenari metropolitani, ora frenetici e ora pieni di quella calma che solo la notte può infondere. Ma anche e soprattutto Vortex è il “vortice”, appunto, prodotto dalla fuga dalla metropoli.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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