Giancarlo Onorato e Cristiano Godano
Ex Live
(Lilium Produzioni)
canzone d’autore
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Del monzese Giancarlo Onorato si è sempre parlato bene in giro pur essendo uno di quei musicisti “emersi” in ritardo dopo un passato con gli Underground Life, band sperimentale d’avanguardia che sotto le controverse ali dell’IRA, etichetta che ha lanciato i Litfiba, aveva macinato la sua verve anticonformista fino allo scioglimento diversi anni più tardi.
Musicista, ma anche scrittore e pittore, Giancarlo ha proseguito la sua carriera da solista con componimenti d’autore sopraffini molto graditi dalla critica musicale specializzata e diversi inviti ai Premi Tenco, Ciampi e Città di Recanati. Ha pubblicato 4 album e 4 romanzi, mostre di pittura e diretto diversi eventi artistici, tratteggiando così la sua vitalità passionale e l’estro creativo come un’artista profondo, elegante e signorile.
Nel 2013 Giancarlo Onorato consegna alle stampe Ex. Semi di musica vivifica, opera letteraria “a tappe” coadiuvata da intermezzi musicali, presentando quest’opera prima con Paolo Benvegnù, e poi con Cristiano Godano. Insieme al leader dei Marlene Kuntz è nato un sodalizio sul palco che si è protratto per una trentina di concerti, dove i due musicisti hanno condiviso alcuni dei loro brani e suonato delle cover tra un reading e l’altro, registrando il concerto di Brescia che recensiamo sulle pagine di Rockshock.
Nei brani eseguiti dal duo, piuttosto sommessi e acustici in un’atmosfera teatrale tutti seduti in religioso silenzio, con un velo di basso e batteria in accompagnamento, si alternano in questo album Androide Mirna, Tutto il Niente, L’Illusione di Salvezza e l’ottima Acqua di Valium di Onorato. Godano dal canto suo sceglie alcuni brani delicati tra i suoi maggiori successi: Notte, La Canzone che Scrivo per Te e Musa.
Tra i brani in inglese i due artisti condividono Lonesome Tears di Beck, Out on the Weekend di Neil Young, The Ship Song di Nick Cave e poi Lou Reed e i Velvet Underground si prendono il resto della scena con Perfect Day, Venus in Furs e il sognante finale di Sunday Morning. Il tutto confezionato in 72 minuti intensi e suggestivi di due musicisti che hanno molto in comune e che hanno trasmesso al pubblico durante la loro tournée.
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