Gaia Riva
Frantic
(Cd, Oyez!/Edel)
rock
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Senz’altro conoscerete la canzone di supporto alla pubblicità della Lancia Phedra di qualche anno fa. One girò per parecchio tempo tanto da essere tra i brani più venduti nel 2006, e la sua autrice, la bresciana Gaia Riva, fu appoggiata dalla Sony/BMG che la scritturò insieme al suo braccio destro, il musicista Andrea Noto. Del resto un talento così farselo sfuggire sarebbe stato da polli. Apparizioni al Festivalbar, a Top of the Pops, inserimento in qualche compilation… ma qualcosa si incrinò con la casa discografica.
Gaia e Andrea nonostante l’incomprensibile situazione hanno lavorato per due anni tra umori altalenanti e crescenti difficoltà, realizzando prima un Ep con un’etichetta indipendente, e finalmente sono riusciti a dare alla luce il primo bellissimo, emozionante, onesto album autoprodotto, purtroppo non supportato da adeguata promozione.
Frantic è un bel disco. Bello perché fin dalle note iniziali della rockeggiante Psyche si intuisce l’ottimo lavoro di produzione alle spalle, dimostrando quanto non ci sia assolutamente da invidiare ai colossi della musica internazionale quando persone competenti si rimboccano le maniche. Bello perché non assistiamo alle solite sonorità degli artisti di prima leva fin troppo sopravvalutati che si beccano complimenti esagerati. Bello perché le canzoni sono fresche, originali, energiche, si sente la passione, il tormento di un’artista capace di raccontare se stessa e il mondo che la circonda con parole dure, ma schiette e sincere. Bello perchè un disco così, in Italia, lo si aspettava da tempo.
Cantato quasi tutto in inglese, il suono è pulito anche nei brani più aggressivi come Funny, King of Lies e Come and See con arrangiamenti musicali e liriche che convincono a pieno, lasciando intravedere una maturità compositiva di notevole carattere. Ci troviamo di fronte ad una voce vigorosa e graffiante di rabbia, senza tralasciare il cuore dolceamaro delle ballate sormontate da una maturità vocale capace di offrire franche emotività nella sua alta espressione musicale.
Frantic è un lavoro assolutamente non commerciale dove Gaia riesce a rimanere in equilibrio tra il rock sanguigno e la dolcezza pacata delle sue canzoni su entrambi i fronti. Il consenso cresce ad ogni ascolto grazie alla cura dei suoni e lo spaziare arrabbiato, delicato, malinconico. Rock e ballata si intrecciano con grande autorevolezza nell’impostazione intimistica e seducente dei sentimenti di questo disco, come nella commovente Isolated, dove troviamo toccanti giochi canori, o in Beg for More sovrastata da un morbido piano che lascia spazio ad orchestrali movimenti concitati.
La chitarra non esaspera mai la canzone, ma è in simbiosi con la melodia dei brani, prendere per esempio It’s Easier To Be My Mirror Than My Man. Chiude il disco l’acustica Forgive You con un finale travolgente. Due sono i brani scritti in italiano presenti in questo album, Tempo Perso e Sono da Te, che hanno convinto Gaia a proporre il prossimo disco in lingua madre per poter arrivare ancora più direttamente al cuore delle persone favorendo la comunicazione dei suoi testi, scelta azzeccata per quel che mi riguarda. Sono assenti inspiegabilmente One e Winter Falls, i due brani più vecchi del suo repertorio che avrebbero meritato sicuramente la pubblicazione in questo debut album.
Bello il sito web di Gaia, impreziosito da una grafica illustrata con brevi frame in flash, e un ricco blog dove Gaia mette fin troppo a nudo se stessa, senza vergognarsi di mostrare la sua vulnerabilità, i timori, le incazzature. Ma anche la fiducia che le cose possono cambiare, essendo molto consapevole dei suoi mezzi che non devono andare sprecati. Non ti arrendere.
sito web: www.gaiariva.it
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