Gae Campana
Mondo Matrioska
(Music Force)
pop d’autore
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Il cantautore abruzzese Gae Campana potrebbe confermarsi senza tentennamento alcuno come uno dei più “fisici” hit-maker che la scena underground possa sfornare in questi ultimi frangenti, il suo debutto al grande ascolto, Mondo Matrioska, è uno di quei lavori sonori che ti si strusciano addosso come gatti sornioni, canzoni ed estetica volante unite da un comune denominatore, l’equilibrismo educato e sbottante di un artista che non si ferma a specchiarsi tra le note, ma le vive fino al midollo e le fa invogliare ad ascolti in sequenza.
Undici brani sul filo pop cantautoriale, ricco di quelle filigrane ibride di mex-latin, foxtrot, evaporazioni jazzly, archi severi e urban blues, un coloratissimo vademecum sonoro che porta gli orecchi in una varietà emotiva mai annoiante, “merce” per tutti i gusti e orecchi che scorre come acqua argentina, di quella genuina.
C’è dentro anche un certo appannaggio tra qualità generale e radiofonicità diffusa, tanto diffusa che addirittura potrebbe fare di questa tracklist un asso pigliatutto e – perché no – magari anche qualche tormentose estivo di piacere Quintino ha perso il treno o la titletrack in pompa magna.
Campana scrive, canta e suona di intimità, sguardi e angoli di luce vissuti, un crooner moderno di storie e abbozzi di vita che – a loro modo – addolciscono le asperità di un mondo – questo – poco attento alla melodia di quella buona, e che lui, con una caratterialità non sorda, ne raccoglie i cocci e li rimette insieme per canzoni e scenari di note ragguardevoli.
Artista di molte direttrici d’esperienza in fatto di musica, Gae , in questo suo mondo, ha molte carte da giocare, un senso compiuto di garbo, ritmi e linguaggi che non gravitano ma in un solo contesto, volano come aquiloni liberi Un po’, si snodano in sensualità raffinate Non dimenticare, frequentano i clubbing di un Caputo nicotinico Trivella più che puoi prima di abbandonarsi al bailamme da notte fonda che il reprise di Non dimenticare sfuma piano piano fino a siglare il disco come una saracinesca che si abbassa per l’avvento di un alba indispettita.
Con l’estetica delle buone cose, malinconia elegante e pensieri in libertà, Gae Campana conquista a presa rapida tutto e tutti, un nuovo “ciarlatano poetico” pronto a far man bassa di ottimi metri quadri di underground. Garantito!
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