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Franz Ferdinand: recensione concerto di Milano, 3 aprile 2014

Live! Tonight: Franz Ferdinand e il Forum d’Assago prende vita tra le mani (o meglio gli strumenti) dei quartetto scozzese

Franz Ferdinand

Forum d’Assago, Milano, 03/04/2014

live report

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Anche se a un primo colpo d’occhio il Forum d’Assago non sembrerebbe zeppo all’inverosimile (forse perché il secondo anello è chiuso e il parterre per questioni di sicurezza non è mai particolarmente affollato), quella dei Franz Ferdinand è una scommessa vinta in partenza: diventati ormai un fenomeno troppo consistente per i club, soprattutto dopo l’uscita dell’ultimo album nell’agosto scorso, che li ha consacrati come una delle band più interessanti e in continua evoluzione della scena inglese, ancora prima di tastare il polso milanese in termini di affluenza hanno dovuto aggiungere tre date per l’estate. Quindi, se per qualche motivo vi siete persi il loro live in terra lombarda, correte ad acquistare i biglietti per luglio/agosto, perché il quartetto di Glasgow dal vivo è divertente, coinvolgente e offre un ottimo rapporto qualità prezzo (il che, di questi tempi e visti i prezzi vertiginosi raggiunti negli ultimi anni, non è poco).

I Franz Ferdinand salgono sul palco intorno alle 21.30, dopo un opening act leggermente sottotono ad opera dei Teleman. La scenografia è semplice ma decisamente d’effetto: tre altri pannelli alle spalle dei musicisti e alcuni cubi di varie altezze fungeranno da schermi sui quali proiettare immagini e giochi di luce per sottolineare in modo ancora più suggestivo il mood di ogni pezzo (e della serata). Stilosi come sempre, Alex Kapranos, Bod Hardy, Nick McCarthy e Paul Thomson danno il via a uno show che non calerà di intensità neanche per un momento per la successiva ora e tre quarti totale, bis inclusi.

Si apre con Bullet e il Forum è in visibilio: il parterre si trasforma in un gigantesco dancefloor; impossibile smettere di muoversi, saltare e cantare. Si prosegue con diversi estratti da Right thoughts! Right words! Right Action!, dato che il tour ha appunto carattere promozionale, ma devo dire che in scaletta trovano democraticamente posto canzoni anche del primo album omonimo, quello che di solito con il passare del tempo e il susseguirsi delle uscite tende a essere un po’ lasciato in disparte. Setlist creata ad arte, anche se quando hai all’attivo hit come quelle dei FF, piene di ritmo e capaci di entrarti in testa dopo un solo ascolto, non risulta di certo un’impresa ardua.

Lo show prosegue fluido alternando grandi classici, come The Dark of the Matinée, Tell her tonight, Do you want to e No you girls e new entries con Evil eye e Fresh strawberries, recentissimo singolo. Walk away è riproposta in una versione leggermente più lenta ma più solenne, Can’t stop feeling vede Nick McCarthy, vero mattatore della serata, alle prese con le tastiere. Nick infatti non si limiterà a dare prova della sua maestria con la chitarra, ma presterà voce oltre che per i cori, anche come solista, ad esempio nel bis Erdbeer mund, uscita come b-side dell’ultimo singolo. Oltre, ovviamente, a lanciarsi sul pubblico per un crowd surfing durante un assolo…

L’intramontabile Ulysses e Outsiders, che vede impegnati i quattro in una performance corale alla batteria, chiudono la prima parte del live per permettere l’uscita di rito. Richiamati a gran voce, riecco Alex e soci riaprire le danze con Right action, il primo di cinque bis che si termineranno – ça va sans dire – con Goodbye lovers and friends. Già, perché è proprio tra amici che ci ha fatto sentire stasera i Franz Ferdinand, una band che sul palco trasmette una genuina voglia di divertirsi, che arriva tangibile al pubblico e da esso ritorna con altrettanta forza, tanto da spingerli addirittura a proporre una setlist più lunga rispetto ad altri show. Sono matti, e non hanno paura di farlo vedere a tutti. E questa loro incredibile verve va a colmare qualche imperfezione a livello di esecuzione. Questa di Milano non è stata di sicuro una performance impeccabile dal punto di vista qualitativo, ma passa tutto in secondo piano perché è di gran lunga più gratificante ricevere un tale feedback da chi è sul palco che non ascoltare semplicemente ciò che anche lo stereo di casa può offrirmi. Un live è un insieme di elementi da dosare con sapienza, e per questo i FF hanno di sicuro la ricetta giusta.

 

Setlist:

–         Bullet

–         The Dark of the Matinée

–         Tell her tonight

–         Evil eye

–         Do you want to

–         No you girls

–         Fresh strawberries

–         Walk away

–         Stand on the horizon

–         Can’t stop feeling

–         Auf Achse

–         Brief encounters

–         Lucid dreams

–         Take me out

–         Love illumination

–         Treason! Animals

–         Michael

–         The fallen

–         Ulysses

–         Outsiders

Encore

–         Right action

–         Erdbeer mund

–         This fire

–         Jacqueline

–         Goodbye lovers and friends

 

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