E’ giunto solo alla seconda edizione, ma il PummaRock Festival di Sant’Antonio Abate (Na) sembra ormai essere diventato un appuntamento davvero importante per gli eventi Rock del Sud Italia.
Dopo la scelta dell’anno scorso di affidarsi a nomi del calibro di Teatro degli Orrori, Nobraino, Giorgio Canali, l’organizzazione curata dal Forum dei Giovani è riuscita ad offrire al pubblico una line-up di tutto rispetto: Linea 77, One Dimensional Man, Fratelli Calafuria, Julie’s Haircut, Il Cielo di Bagdad. Il tutto, nel momento di massima crisi economica e discografica, con ingressi a costo 0. Abbiamo scambiato due chiacchiere con Mariassunta La Mura e Raffaele Cesarano del Forum dei Giovani di Sant’Antonio Abate che sono riusciti nell’impresa.
Rockshock: Avete trovato difficoltà oggettive o pratiche nell’organizzare quest’evento?
Org.: Le difficoltà si incontrano sempre. E’ un evento abbastanza complesso dal punto di vista organizzativo. Siamo in fondo 10/15 ragazzi che non hanno tantissima esperienza, e spesso mettere tutti d’accordo non è semplice. Siamo stati molto impegnati per mesi, ma sempre con lo spirito adatto. Prima di essere gli organizzatori siamo anche molto amici.
Rockshock: In che modo avete applicato le vostre esperienze dell’anno scorso all’edizione di quest’anno?
Org.: Noi, come forum dei Giovani, abbiamo cercato di coinvolgre più organizzazioni. Abbiamo voluto diversificare l’offerta. Siamo riusciti a fare le cose più velocemente, rimanendo fedeli alla formula dell’anno precedente. Squadra che vince non si cambia. Il nostro obiettivo era comunque quello di dare l’opportunità ai gruppi emergenti di esibirsi durante la prima serata, subito prima dei Linea 77.
Rockshock: A livello economico, visto che possiamo girarci attorno, ma senza soldi il festival non si fa, com’è andata? Spesso capita che sponsor si tirano indietro all’ultimo momento.
Org.: I soldi che ci avevano promessi sono arrivati. Anzi ringraziamo il comune di Sant’Antonio Abate e tutti quelle che persone “importanti”, anche della politica, che hanno lavorato al nostro fianco.
Rockshock: Qualche nome che vorreste portare l’anno prossimo?
Org.: In realtà ancora non ci abbiamo pensato. Abbiamo sicuramente la volontà di riproporlo, è una soddisfazione riuscire a unire tanti giovani.
Ecco le foto delle due serate del PummaRock 2011 di Antonio Siringo.
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