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Fontaines D.C.: recensione di Romance

Romance è probabilmente l'album più accessibile dei Fontaines D.C., ma - soprattutto - è il disco di una band che non ha nessuna intenzioni di ripetersi.

Fontaines D.C.

Romance

(XL Recordings)

post-punk, indie

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Dall’esordio del 2019 a oggi, i Fontaines D.C. hanno avuto le loro quotazioni in continua ascesa, nonostante la battuta d’arresto causata dalla pandemia. Visti in azione al Primavera Sound del 2022 e un paio di mesi fa a Roma, i fatti erano (sono) inequivocabili: siamo alle prese con una band in stato di grazia, destinata a stadi e grandi arene (e infatti già sappiamo che a luglio 2025 saranno al Finsbury Park di Londra).

fontaines dc recensione romanceRomance, il nuovo album, appena uscito, si apre con la titletrack che inizia con quella che sembra una dichiarazione programmatica di Grian Chatten: di nuovo nell’oscurità!, quasi a voler tracciare in senso di continuità con Skinty Fia.

Come il suo predecessore, Romance è stato preceduto da ben 4 singoli, tra cui spicca Starbuster, brano che segna un punto di svolta per la band. Tra Uha gutturali e basso+chitarra a-la Prodigy, il singolo ha chiarito subito l’intenzione dei nostri di tagliare il cordone ombelicale col post-punk per evolversi verso qualcosa d’altro. Altro che la band, nello specifico per questo brano, identifica anche per la passione verso Korn e Deftones. Ma che, dal mio punto di vista, può anche essere identificato come un modo per tingere di pop temi scomodi, senza rinunciare a suoni ruvidi e abrasivi (Starbuster parla di attacchi di panico così come avrebbero potuto fare i Gilla Band).

In the Modern World (ispirata da Joyce) e Bug sono figlie dirette dell’esperienza solista di Chatten, Sundowner flirta con lo shoegaze così come in Skinty Fia faceva Nabokov, mentre Favourite è debitrice dei Cure.

Here’s the Thing strizza l’occhio al mercato americano, Death Kink – invece – potrebbe essere la chiara intenzione dei Fontaines D.C. di far tornare le chitarre nella posizione di headliner dei festival estivi.

In conclusione, Romance rappresenta un significativo passo avanti per i Fontaines D.C., che si confermano come una delle band più promettenti e innovative della scena rock contemporanea. L’album è una testimonianza della loro capacità di rinnovarsi senza perdere la propria essenza, promettendo di consolidare ulteriormente la loro posizione nel panorama musicale internazionale.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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