Foja
‘Na Storia Nova
(Materia Principale/Fullheads)
rock, folk rock
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Dopo la pubblicazione nel gennaio 2009 dell’EP autoprodotto Se Pò Sbaglià ecco ‘Nà Storia Nova, primo album dei Foja, band napoletana attiva dal 2006, uscito con la produzione artistica di Fabrizio Fedele (Osanna) e con la collaborazione di numerosi artisti, tra cui Renato Minale (24 grana).
Il sound dei Foja si caratterizza per l’attenzione alle loro origini e folklore, infatti tutte le canzoni sono cantate in dialetto napoletano, ma allo stesso tempo, e direi soprattutto, riesce a varcare decisamente i confini nazionali strizzando l’occhio al rock e al cantautorato d’oltreoceano.
La scelta di cantare in dialetto vuole sottolineare il forte legame verso la terra natia della band, nonché la necessità di comunicare le loro esperienze nel modo a loro più naturale, anche se onestamente dispiacerebbe se si riducesse tutto il buon lavoro fatto a un cliché, a una provincializzazione che la loro musica supera abbondantemente, risultando quanto mai internazionale sotto ogni aspetto.
Bisogna comunque dire che il dialetto napoletano ben si adatta alle linee vocali de ‘Na Storia Nova, e forse anche meglio di quanto potrebbe rendere l’utilizzo della lingua italiana, metricamente parlando.
L’album parte forte con la graffiante ‘A Ballata do Diavolo dove risalta subito la potente voce di Dario Sansone e che agli amanti del grunge potrebbe far scorrere più di un brivido lungo la schiena, per continuare con la stupenda ballata ‘A Freva, tra post-rock e un ritornello che arriva subito. Sicuramente tra i migliori pezzi del disco.
Ma realmente tutto ‘Na Storia Nova è di eccellente qualità, che denota una notevole capacità compositiva dei Nostri nel costruire melodie accattivanti appoggiate da arrangiamenti non banali.
Il singolo scelto è ‘O Sciore e ‘O Viento ,uno dei pezzi che più richiama alla tradizione, accompagnato dal video curato da Alessandro Rak, già creatore di video dei 24 grana e vincitore di vari premi nazionali.
Un’ottimo esordio quindi, prova che la scena rock italiana è quanto mai viva, ma quanto mai bisognosa della giusta attenzione e, soprattutto, della giusta e meritata risonanza. E’ davvero in questi casi che si dovrebbe urlare a gran voce ”sosteniamo la buona musica italiana”!
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