Floating Points
Cascade
(Ninja Tunes)
elettronica, IDM, tech-house
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Floating Points torna con Cascade, un album che rappresenta un affascinante ritorno alle radici club-oriented del producer britannico Sam Shepherd, pur mantenendo quella raffinatezza sonora che lo ha sempre contraddistinto nella scena elettronica contemporanea.
L’album si apre con Vocoder (Club Mix), un brano che già dal titolo preannuncia le intenzioni dell’artista: stab sintetici fluttuanti e progressioni di accordi che gorgogliano su ritmi sincopati creano un’atmosfera immediatamente coinvolgente.
La produzione è impeccabile, con particolare attenzione alla disposizione spettrale delle frequenze – un trademark di Shepherd che si evidenzia attraverso l’uso sapiente dell’equalizzazione parametrica e del sound design granulare.
In Key103, Shepherd dimostra la sua maestria nell’uso dello spazio stereofonico: i plink sintetici rimbalzano come echi in uno spazio confinato, creando un effetto psicoacustico che ricorda le prime produzioni della Warp Records. Il sound design qui è particolarmente notevole, con l’utilizzo di filtri risonanti che modulano il suono in modo organico, probabilmente attraverso un setup che include sintetizzatori modulari Buchla – uno strumento che Shepherd ha utilizzato estensivamente nel suo album precedente Crush.
La vera sorpresa arriva con Birth4000, dove una melodia fischiante si trasforma in un suono sintetico attraverso una serie di manipolazioni spettrali che potrebbero essere state realizzate con Max/MSP o altri software di sound processing avanzato. Il basso sintetico pulsa con una sincopazione che ricorda i migliori momenti dell’IDM degli anni ’90, ma con una modernità timbrica che solo un producer del calibro di Shepherd poteva raggiungere.
Ocotillo rappresenta forse il momento più interessante dell’album, dove il clavicembalo del nonno (lo stesso utilizzato nella collaborazione con Pharoah Sanders) viene processato e fuso con sintesi digitale creando texture sorprendenti. La produzione qui rivela un approccio da studio high-end, con una cura maniacale per il dettaglio che si può apprezzare solo attraverso un sistema di ascolto di alta qualità (consigliato l’utilizzo di monitor da studio o cuffie di riferimento).
La sequenza finale dell’album, che include Affleck’s Palace e Tilt Shift, mostra Shepherd nel suo elemento naturale: breakbeat complessi si fondono con sound design avanzato e programmazione ritmica sofisticata, il tutto mantenendo un’estetica sonora che richiama i momenti migliori dell’ambient techno britannica, ma con una sensibilità contemporanea per il dettaglio sonoro e la spazializzazione.
Dal punto di vista tecnico, l’album brilla per la sua produzione cristallina e l’attenzione quasi maniacale al dettaglio. Il mixaggio è esemplare, con una separazione degli elementi sonori che permette di apprezzare ogni sfumatura anche nei momenti più densi. La masterizzazione mantiene un headroom considerevole pur garantendo l’impatto necessario per il dancefloor.
Cascade si rivela quindi un album che soddisfa sia gli audiofili più esigenti che gli amanti della club music più sofisticata. È un lavoro che dimostra come sia possibile creare musica dance di alto profilo senza sacrificare la complessità compositiva e la ricerca sonora. Un must-have per chi apprezza la musica elettronica nelle sue forme più evolute e ricercate.
Cascade (2lp+Mp3 Gatefold + Art-Print)
floating points-cascade cd
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