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Fedora Saura: La via della salute

Gli svizzeri Fedora Saura fanno teatro coinvulso su ritmi e citazioni off scoppiettanti, La via della salute è il disco che fa rumore e bardo di una espressività innovativa e psicotropa quel tanto che basta per edificare un bell’ascolto

Fedora Saura

La via della salute

(Pulver und Asche Records)

punk

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[youtube id=”atNkFUd9aGM” width=”620″ height=”360″]

FEDORA SAURACarmelo Bene sicuramente li avrebbe annoverati tra i più audaci bardi della squinternanza metafisica contemporanea. Non stiamo a parlare di una nuova corrente post dada, ma dei Fedora Saura, formazione svizzera qui col secondo disco La via della salute, un’estasi sbicentrata di punk, citazioni colte, sgarrate, CCCP, teatralità off, lamette waveing, esplosioni jazz core e tutto l’armamentario per rimanere fissi nell’immaginazione anche dopo ore la loro passata sullo stereo. Sette traccianti a sesto acuto che sono parte integrale di una loro rivoluzione disarmonica che li vede postati sulle macerie filosofiche e sgangherate propulsioni di una Europa preda e predatrice di glorie, ossessioni, nevrosi affilate Niciane e un “anti” verso tutto ma non verso il goriziano Carlo Michelstaedter al quale omaggiano le traiettorie libertarie dell’intero registrato

Ovvio un ascolto non rettilineo come magari ci si aspetta, ma tracce in cui la formazione guidata da Marko Miladinovic sopprime la facilità con cui si sapeva coniugare una formalità melodica o una soluzione finale stilistica, qui nulla è scontato, un gran teatro del beffardo verace che si esprime al pieno della sua poliedricità, un rave party della concettualità in/out che arriva a travolgere orecchio, testa e fascinazione e anche un certo Sig. G che saltella qua e la tra timbriche evocative e giochi repentini prosaici.

Essere radicali è il loro motto, essere anticonformisti il loro moto, essere out of control il loro motore sanguigno, un’apertura mentale decisamente inedita e straordinaria, a voi la scoperta di questa tracklist convulsa prima che la stessa scopra voi. Chiudiamo il tutto con una frase: disco con molto arrosto sopra e altrettanto “molto fumo” nel condimento!

I Gong? Gli fanno una pippa!! Disco Gulp!


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