Fear Factory
Mechanize
(Cd, Candlelight Records)
heavy metal
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Settimo capitolo nella saga dell’impresa di demolizioni losangelina Fear Factory, Mechanize è un insieme galvanizzante che fonde un aspetto pesante e marcato, con uno più sottile, rarefatto e oscuro.
A serpeggiare e poi esplodere nel disco l’ossessione per l’automazione, la spersonalizzazione e de-umanizzazione che rendono ingranaggi di un meccanismo sordo, violento, con tratti da Moloch. L’industrializzazione rende schiavi, la macchina cancella i lineamenti distinguibili di ogni volto, modernità e negazione di quanto è umano sono due facce della stessa medaglia. Se a questo si aggiungono sporadici deliri di rivolta e distruzione, è facile concludere che non c’è speranza nell’universo di Mechanize.
Tutto questo si concreta in una brutalità sonora nutrita di ritmi da cardiopalma, di rallentamenti tesi che precipitano in un pozzo buio e appiccicoso e di secche alternanze tra accessi di bile e inquietanti borbottii metallici.
I primi quattro brani sono una sassaiola compatta che lascia ben pochi attimi di tregua. Aspri e aggressivi, la loro intensità aumenta progressivamente dal duro Mechanize passando per la rabbia e il quadro inquietante dipinto da Industrial Discipline e il clima mortifero di Fear Campaign; il picco arriva con Powershifter.
Una dimensione elettronica e quasi eterea si fa strada con più prepotenza nella seconda parte dell’album, a partire da Christplotation, un pezzo inaspettato aperto da una tastiera fuori fase e cori inquietanti; ciò senza tralasciare gli aspetti più guerreschi e cavernosi che troneggiano in Oxidizer e Controlled Demolition.
Designing The Enemy sovrappone in maniera peculiare sample sfilacciati e ritmi vertiginosi, e poi, passando per l’intermezzo strumentale Metallic Division, l’album si conclude con il poliedrico e misterioso Final Exit.
Mechanize vede la luce dopo una lunga serie di controversie e riconciliazioni nella storia della longeva band americana.
L’itinerario europeo dei Fear Factory prevede una tappa italiana a Milano, l’11 di marzo.
www.fearfactorymusic.com/
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