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Farglow: Meteors Remotes

Meteors Remotes dei Farglow è un sincero autostop per l’ovunque verso l’alto, il viaggio dei viaggi, post-wave, wave e pop in combutta per darvi tutte quelle sensazioni “mosse” indispensabili per la beatitudine d’orecchi e che una volta chiamavamo post-rock

Farglow

Meteors Remotes

(diNotte)

post-rock

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FarglowQuello che i veronesi Farglow incapsulano nel loro Meteor Remotes è una piccola estensione di quasi una quarantina di minuti di talento che miscela attitudine post-rock ambientale e stratificata alla COX con una leggera spruzzata di psichedelica pop ammaliante, un viaggio gassoso e liquido che non si esaurisce nel mero giro di un ascolto, ma prosegue per le sue direttrici oniriche anche per molto dopo, fino a scomparire tra le penombre dell’immaginazione.

Il quartetto veneto costruisce un trip strumentale in cui anche il pop fa la sua parte da gigante e tutta la tracklist setaccia ogni spazio ritmico inimmaginabile senza mai creare un muro tra “noi e loro”. Oiuttosto, Meteor Remotes è un insieme di toni, timbriche e svolte repentine che parlano da sole senza contraltare, a rimuginarne le scelte, un disco – nove tracce – da ascoltare in cuffia e con la cintura di sicurezza allacciata per una verticale dilatante che vi porterà in territori tutti da scoprire, tutti da tratteggiare con le visioni spalancate di musiconauti incalliti.

Colorato da malinconiche tinte pastello e plasmato da onde dark, Meteor Remotes è una prodiga guida che – sebbene tratti ispirazioni di stampo Tortoise o più in la di un John Carpenter illusionista – riesce tuttavia a svincolarne le sfumature complesse e le immagini nitide stampando un personalissimo caleidoscopico shoegaze che detta legge davanti a tante altre produzioni di genere.

Giacomo Bressan, Gianluca Bassano, Marco Fasoli e Michele Zamboni – questi i quattro Farglow – “effluviano” mid-sintetismi e suoni a caldo che convincono ed elaborano un ricolmo stato d’animo plagiante che, se ascoltato come consigliato con le cuffie, strappa a tempo determinato dalla gravità terrestre grazie a brani come Death, un’acqua cheta che vi farà scivolare via;  o con il galleggiare nell’aria bluastra di Cob swan race; o la magnificenza prog che imbratta divinamente Radio Ganymede. Buon Viaggio!

P.S.: i Farglow fanno uscire il loro Meteors Remotes solo in LP e DigitalDownload (niente CD, quindi).

 

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Max Sannella
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