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Fabrizio Tavernelli: Volare Basso

Fabrizio Tavernelli, degli indimenticabili Acid Folk Alleanza, con Volare Basso torna a posizionare una serie di metafore alcaloidi di grande effetto, in continuazione serafica dell’ancor più indimenticabile Consorzio Produttori Indipendenti, diamante degli anni 90

Fabrizio Tavernelli

Volare Basso

(Lo Scafandro)

rock

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Fabrizio Tavernelli volare bassoGrande personaggio degli anni Novanta italiani iper alternativi del Consorzio Produttori Indipendenti nonchè – tra tutti – mentore degli indimenticabili Acid Folk Alleanza poi in seguito AFA, Fabrizio Tavernelli – dopo molteplici progetti personali o in collaborazione – torna ad incidere le sue straordinarie esplorazioni soniche, e Volare Basso ne è il risultato amoroso, il disco che lo riporta nella regolazione d’arte in cui si capacita e favoleggia in una poetica disillusa quanto viscerale.

Registrato nel Teatro Asioli di Correggio (RE), il disco provoca un ascolto acuto, tracce che stilizzano una ribellione duratura per tutta la tracklist, un insieme di brani ondosi, elettrici e squadrati, melodici e metafisici, che strippano senza mai smarrirsi, che catapultano storie in un’interminabile metamorfosi dei sensi e di tensioni e che danno forma ad una gestuale virtualità di volo libero, di libertà, apnee e radenti che si librano come uccelli irraggiungibili.

Preso dalle coscienzialità mezzanine dell’arte figurativa folle e le pagine dei Bestiari Del Medioevo di Michel Pastoureau, l’artista di Correggio ci introduce in un mondo chiaro e fosco nell’insieme, una alternanza espressiva “intellettuale” che si mostra e specchia in una realtà odierna, da inquadrare non in un semplice ascolto. ma da ponderare attentamente per non farsi sfuggire certi dettagli esternati o per meglio dire alcune connessioni tra mente e aria, cielo e poetica che magari di primo acchito possono volare altrove.

Disco “invaso” di entusiastiche schizofrenie, sperimentale nei racconti e diabolicamente outsider Alla musica, disco che nelle ansie di Cellula dormiente, nelle spiritualità kuntziane Le alte vette dello spirito, tra i controventi Canzoni melense e grandi bastardi o nelle liquide pozzanghere slowy di Giocatolli rotti da una strana eleganza alternativa di pregio altissimo, quella divinazione agnostica che solo Fabrizio Tavernelli “Taver” ci tramanda dagli indissolubili anni Nove.0.

Gemma labirintica.

 

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