Fabio Ruta
The Rolling Stones. Sessanta Leccate Di Rock And Roll
(Libro, Edizioni Underground, 2022)
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Fabio Ruta è un fan dei Rolling Stones e la passione per questa band lo ha portato a raccogliere nel tempo tante informazioni, approfondimenti, curiosità, portandolo a scrivere un libro sulla, a sua detta, rock band più importante del pianeta. 60 Leccate di Rock and Roll comprende due volumi, nel primo si concentra sulla loro storia e la produzione musicale, nel secondo troviamo diverse interviste che l’autore di quest’opera ha fatto a diversi personaggi italiani legati agli Stones.
Ruta traccia un percorso della band londinese che si dipana attraverso la storia e i cambiamenti sociali, perché le canzoni di Jagger e Richards ne hanno descritto i risvolti in sei decenni di rock & blues. Si parte da quelle origini del 17 ottobre 1961, quando alla stazione di Dartford, 50 Km da Londra, Keith Richards attendeva il treno con la sua chitarra Hofner mentre addocchiava le copertine che Mick Jagger aveva con sé portandosi dietro a Economia dischi di Chuck Berry e Muddy Waters.
Dopo le prime sessioni tra loro ci fu l’incontro con Brian Jones che diede senza pensarci troppo il nome alla band gettando uno sguardo su un disco di Muddy Waters, e Fabio racconta i primi album, i concerti, la fama, la nascita di movimenti musicali alternativi al rock durante gli anni della beat generation, fa una digressione su come l’Italia ha accolto la musica degli Stones con le band nostrane che italianizzavano Mother’s Little Helper (Vanguards), Tell me (Equipe 84), Paint it Black (Caterina Caselli), Get off My Cloud (Camaleonti), Satisfaction (Ragazzi del Sole) e più in là ci sarebbero arrivati anche quelle di Ivan Graziani, degli Skiantos, degli Stadio… fino a raccontare delle contestazioni degli anni 70 che interruppero o crearono disordini ai concerti non solo degli Stones, ma anche dei Led Zeppelin, Lou Reed, Santana.
L’autore di The Rolling Stones. Sessanta Leccate Di Rock And Roll va a scavare in decine di interviste e articoli scritti da giornalisti come Guaitamacchi, Baciocchi, Capanna, ricostruendo le dinamiche interne al gruppo, i locali in cui vivevano e provavano insieme, balzando su Andrew Loog Oldham che cavalcò il lato sporco e cattivo dei musicisti contrapponendoli ai 4 damerini di Liverpool, alle loro opposizioni sulla guerra e quel Presidente Bush con cui ebbero qualche scambio d’opinione, per non parlare della parte più gossipara riguardante le relazioni degli Stones con le loro donne.
Ruta si districa tra capitoli riguardanti le esibizioni in TV della band di Jagger e Richards e l’intera videografia, programmi radiofonici di grande successo, bibliografie e ovviamente la loro discografia, proseguendo poi con i lavori solisti dei membri dei Rolling Stones e le diverse partecipazioni. Interessante il capitolo sulla presenza degli Stones in Italia con estratti dai quotidiani. C’è poi un ultimo capitolo in cui si fa una carrellata su gruppi come Aerosmith, Stooges, T-Rex, Primal Scream, Black Crowes abbiano un debito con la leggendaria band da cui sono stati fortemente influenzati (e in Italia ovviamente i Negrita).
Il secondo libro si concentra su interviste a note penne del giornalismo musicale nostrano, da Enzo Guaitamacchi a Mauro Zambellini, al fotografo Oliviero Toscani, all’ex sindaco di Roma Ignazio Marino che portò gli Stones al Circo Massimo nel 2014, ai fondatori dei fan club e diversi musicisti che hanno un’affinità con gli Stones, a partire da Pau dei Negrita, Pino Scotto, Maurizio Solieri, Fabio Treves e Franco Fabbri (Stormy Sixx).
Un riassunto della storia degli Stones vista da non solo da un appassionato, ma da diversi professionisti che raccontano quanto sia stata impattante la musica di Jagger, Richards, Wood, Watts, Wyman, Taylor e quanti hanno reso grande la fama delle Pietre Rotolanti.
The Rolling Stones. Sessanta leccate di rock and roll
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