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Exalt Cycle: Evasion Therapy

Evasion Therapy: un'ulteriore conferma che gli Exalt Cycle sono il perfetto, italianissimo connubio del miglior nu-metal sociale d'oltreoceano; con un particolare omaggio ai Sepultura

Exalt Cycle

Evasion Therapy

(Cd, Black Promotion)

Nu-metal, alternative metal

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Una spruzzata pesante di Sepultura combinata sapientemente con un tocco di Slipknot e Machine Head: ecco cosa sono gli Exalt Cycle, di nuovo alla ribalta con Evasion Therapy, cd in cui denuncia sociale, impegno e attivismo dominano, temi esaltati anche a livello musicale.

L’ispirazione a Max Cavalera, Corey Taylor e Robb Flynn è più che palese, nella vocalità tra il growl e il melodico, ma anche nell’insistenza del potente contraltare strumentale, sostenuto da effetti amplificati di chitarra in prima battuta, e batteria al secondo posto.

Gli Exalt Cycle costituiscono quindi un milanesissimo omaggio alle proprie radici musicali e riescono benissimo ad esportare un genere poco diffuso a livello italiano, quello del nu-metal impegnato e impregnato della volontà di intraprendere una battaglia sociale e culturale contro l’ignoranza della violenza, l’ingiustizia, la discriminazione razziale, lo sfruttamento, le intolleranze di qualsiasi tipo.

Evasion Therapy ha un sound decisamente violentissimo e carico di rabbia costruttiva, è uno dei tanti modi per trasmettere il messaggio della lotta per l’uguaglianza, la parità, i diritti umani; ancora una volta la musica riesce meglio della politica, piena di vuote ed insignificanti parole, ad incidere sulle coscienze e a spronare all’impegno ed all’attività personale, oltre che alla scossa di quest’umanità sempre più allo sbando.

E se questo messaggio parte da Milano, la metropoli prima da bere e poi da mangiare, ne siamo tutti orgogliosi!

Unica pecca: sarebbe necessaria un po’ più di originalità e meno aderenza alle loro principali fonti di ispirazione.

http://www.myspace.com/exaltcycle

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Irene Ramponi
Irene Ramponi

Irene Ramponi nasce a Milano nel 1983. Si interessa a tutto ciò che è arte fin dalla tenera età.
Questa passione rimane nel tempo, e, dopo la maturità scientifica, la porta ad iscriversi al neonato corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali, indirizzo in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Milano. Consegue la laurea triennale nel 2006 con una tesi relativa ai Maestri Campionesi; Irene, infatti, è una delle poche ad avere una netta preferenza per la scultura rispetto alla pittura.
Continua i suoi studi sulla stessa linea, arrivando a laurearsi in Storia dell'Arte, corso specialistico presso l'Università Cattolica di Milano, nel 2009, con una tesi dal titolo: “Ricerche su Giovanni da Campione a Bergamo”.
Come si può notare dalle due tesi, Irene si interessa di argomenti poco battuti dalla Storia dell'Arte e poco conosciuti, se non nell'ambito degli studiosi più specializzati.
Ha collaborato con l'Associazione Amici dell'Arte di Castellanza (Va), tenendo conferenze sugli argomenti delle sue tesi e sui suoi studi presso la Villa Pomini, sempre a Castellanza.
Sta tuttora lavorando ad altre conferenze, in collaborazione con comuni del Varesotto e del Milanese, volte alla valorizzazione ed alla promozione dell'arte e del territorio locale.
E' amante del viaggio per la scoperta e la ricognizione di luoghi nuovi, e ama la musica, di cui si occupa con la collaborazione presso un'agenzia di organizzazione di eventi e concerti, ma anche praticandola in prima persona con lo studio del canto moderno e tramite alcuni progetti artistici.
Ama scrivere a tempo perso, soprattutto recensioni di critica a mostre e concerti, idealista disincantata, crede ancora nella forza dei sogni per la propria realizzazione personale.

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