Erin K
Sink to Swim
(Unicornpig)
anti-folk, dream-pop
__________________________
L’autunno è ormai arrivato ed Erin K ci regala Sink to Swim, un album che, con la sua delicatezza e il suo mood sognante, ci traghetta dalla stagione del caldo e del sole a quella del foliage e delle giornate che si accorciano. Una perfetta colonna sonora sospesa tra fantasia e realtà, attraverso la quale ancora una volta l’artista americana ma inglese di adozione si racconta a cuore aperto e senza filtri.
Le undici tracce di Sink to Swim parlano di cambiamenti e di rischi, come si evince dal titolo, e della speranza di un posto migliore. E per farlo, scelgono quel genere anti-folk che le è stato appiccicato sin dagli inizi, ma che questa cantautrice è in grado di arricchire con accenti dream pop, rock e psichedelici. Voce e chitarra tessono trame suadenti e armoniose, che fanno da tappeto a storie intime e sincere.
Il disco si apre con la title track, un brano che ripercorre una serie di momenti della vita di Erin che spaziano dalla sua infanzia al trasferimento a Londra, fino al presente, che la vede impegnata a portare in giro la sua musica. Breathe è uno dei pezzi più cupi: è la storia di un’adulta che parla a se stessa bambina e le chiede di considerare attentamente i sogni che sta inseguendo. Stesso mood si incontra anche in Keep her, che parla della condizione di una ragazza legata a un partner dispotico, argomento molto vicino al vissuto della musicista angloamericana.
Questa cupezza, che si riscontra però più nella gravità delle liriche che nei suoni, lascia spazio a momenti più giocosi, come Sealife, una canzone sognante che parla di chiedere a un’altra persona di buttarsi in mare e rischiare una nuova vita insieme e Panda’s Song, che invece di cantare l’amore per il partner, esalta quello per un gatto di nome Panda, registrata quasi praticamente dal vivo.
L’ultimo lavoro in studio di Erin K è un disco trasognato e reale, fatto di racconti privati e personali caratterizzati da un tono schietto e autoironico. La musica, elegante e priva di inutili orpelli, diretta quanto i testi, ci porta per mano in un mondo di chiaroscuri che sentiamo sinceramente nostro, vicino nella sua disarmante genuinità.
Gli ultimi articoli di Simona Fusetta
- Malice K: recensione di Avanti - November 11th, 2024
- Fantastic Negrito: Son Of A Broken Man - November 6th, 2024
- The Armoires: recensione di Octoberland - October 11th, 2024
- The Loyal Cheaters: recensione di And All Hell Broke Loose - September 6th, 2024
- La Tempesta Gentile: recensione di LTG - August 30th, 2024